presenza patologica di albumina nelle urine. È dovuta all’alterata funzione del rene e in particolare della permeabilità dei capillari che formano il glomerulo renale (glomerulopatie ): la loro parete non è più in grado di impedire alle proteine del sangue di passare nell’urina. In condizioni normali esiste una situazione di equilibrio, per cui le proteine del sangue trattengono all’interno dei vasi sanguigni la giusta quantità di liquido (vedi pressione oncotica); quando tali proteine vengono perse con l’urina, la componente liquida del sangue non è più trattenuta e si diffonde attraverso la parete dei capillari nei tessuti circostanti. Questi liquidi si accumulano dapprima nelle parti più basse del corpo (caviglie e gambe) e, nelle forme gravi, in tutto il corpo, che appare gonfio: si parla in questa situazione di edem i diffusi. L’albuminuria può essere dovuta a malattie del rene (albuminuria nefrogena), oppure a insufficienza cardiaca con conseguente rallentamento del circolo sanguigno anche a livello renale (albuminuria cardiaca); inoltre può manifestarsi in caso di disturbi del metabolismo (diabete, uricemia ecc.), nelle malattie croniche del fegato, nell’affaticamento, durante la gravidanza ecc.