classe di antibiotici di larga diffusione (per esempio, eritromicina, spiramicina, roxitromicina, claritromicina, azitromicina, fluritromicina, josamicina, miocamicina, rokitamicina ecc.), prodotti da ceppi diversi di streptomiceti. Appartengono a questo gruppo varie sostanze simili per le proprietà fisico-chimiche, farmacologiche e antibatteriche. A seconda del germe e della concentrazione, possono risultare batteriostatici o battericidi. Lo spettro d’azione comprende tutti i batteri gram-positivi, compresi gli stafilococchi penicillinasi-produttori e alcuni batteri gram-negativi; risultano attivi, inoltre, contro microrganismi del genere micoplasma e chlamydia. Formulazioni particolari di antibiotici macrolidi possono essere usati anche nella terapia antifungina. Negli ultimi anni, inoltre, i macrolidi sono entrati nei protocolli di trattamento dell’ulcera gastro-duodenale, per la loro efficace azione contro l’Helicobacter pylori . Inibiscono la sintesi proteica batterica per interazione con la subunità 50S dei ribosomi dei microrganismi. Hanno inoltre effetti immunostimolanti non specifici, come la capacità di stimolazione dei leucociti neutrofili polimorfonucleati e della loro attività fagocitaria. Vi può essere resistenza crociata. Ben assorbiti per via orale, diffondono bene nei tessuti ma non passano la barriera emato-encefalica. Vengono metabolizzati ed escreti a livello epatico, non richiedono quindi variazione dei dosaggi in caso di insufficienza renale; in compenso, va usata cautela in caso di insufficienza epatica. Effetti collaterali rari e prevalentemente gastrointestinali, per i quali se ne consiglia l’assunzione a stomaco pieno. Aumentano l’effetto degli anticoagulanti dicumarolici, dei teofillinici, dell’ergotamina e della carbamazepina.