sindrome caratterizzata da tipici movimenti involontari, improvvisi, irregolari, scattanti, presenti a riposo e nell’esecuzione di atti volontari, accentuati dalle emozioni, dalla fatica e dal freddo, assenti nel sonno (movimenti coreici). Tali movimenti, variamente associati a ipotonia muscolare e a turbe psichiche, sono il sintomo tipico di alcune malattie del sistema extrapiramidale (còrea di Sydenham e còrea di Huntington). Possono essere presenti pure in caso di lesioni di strutture extrapiramidali, dovute a encefaliti, trombosi, emorragie, tumori (còree sintomatiche). Per la còrea di Sydenham, vedi ballo di san Vito. La còrea di Huntington, o còrea degenerativa, è una malattia gravissima, ereditaria, che insorge in età adulta. È dovuta ad atrofia e degenerazione dei gangli della base e della corteccia cerebrale, con sbilanciamento nell’equilibrio dei neurotrasmettitori a favore della dopamina. È caratterizzata dai movimenti coreici e da turbe psichiche, che iniziano insidiosamente con alterazioni del carattere e del comportamento, per poi evolvere in demenza, con frequente tendenza al suicidio e all’abuso di bevande alcoliche. I farmaci neurolettici sono utili contro i grandi movimenti coreici. Fondamentale è la prevenzione a livello di consulenza genetica (si sconsiglia di avere figli a un membro di una famiglia in cui si ripetono casi di còrea di Huntington). Da segnalare la còrea delle gravide: rara, insorge quasi esclusivamente nelle primipare durante il purperio, è grave, con sintomi simili al ballo di san Vito.