handicap


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    termine generico che indica uno svantaggio fisico, mentale o sensoriale tale da rendere difficoltosa una normale vita quotidiana e la libera espletazione di un ruolo all’interno del contesto sociale.

     

    L’aspetto medico-funzionale

    L’aspetto medico si riferisce alle cause dello svantaggio, che possono essere ereditarie (anomalie cromosomiche o geniche), prenatali (infezioni materne, incompatibilità sanguigna, intossicazione da farmaci, radiazioni), perinatali (asfissia, traumatismi meccanici, prematurità, immaturità), postnatali (infezioni, traumi, malnutrizione, maltrattamento). L’aspetto funzionale considera le limitazioni e le perdite della capacità di compiere un’attività (sensoriale, motoria o psichica) nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano. Si parla quindi di mancanza di abilità, cioè di disabilità.

     

    Gli aspetti sociali

    La risposta della società alle menomazioni e disabilità determina la gravità dell’handicap dal punto di vista sociale, che dipende dalla discrepanza fra le capacità oggettive della persona, le sue aspettative e quelle del gruppo sociale a cui appartiene. L’handicap è quindi anche l’espressione dei pregiudizi che escludono il disabile dalla piena partecipazione alla vita sociale. In questo senso la legislazione nazionale si è orientata verso la tutela della salute e l’integrazione sociale delle persone disabili.

     

    La prevenzione e la riabilitazione

    La prevenzione si articola sulle tre dimensioni: medica, funzionale e sociale. Rispetto alla prima l’obiettivo è la diminuzione dell’incidenza delle menomazioni tramite la riduzione dei fattori di rischio. La prevenzione funzionale mira a limitare gli effetti e a recuperare le disabilità causate da menomazioni, facendo ricorso a terapie, protesi, esercizi ecc. È poi necessario intervenire sull’ambiente sociale in modo da cambiarne il comportamento e l’atteggiamento rispetto alle persone disabili. La riabilitazione tende al recupero di capacità e abilità tali da consentire un’adeguata integrazione sociale della persona disabile, sia favorendo il recupero funzionale e psicologico dell’individuo, sia agendo sull’ambiente d’appartenenza e sulla società in senso più ampio.