tetracloruro di carbonio


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    (CCl 4), composto chimico responsabile di avvelenamenti acuti e cronici in campo sia domestico (tetracloruro di carbonio contenuto negli smacchiatori domestici) sia industriale. Maggiormente sensibili all’azione tossica del tetracloruro di carbonio sono il fegato, i reni, il cuore e il sistema nervoso centrale. L’avvelenamento acuto può aversi in seguito all’ingestione del tetracloruro di carbonio a scopo suicida o, più spesso, accidentalmente per inalazione dei suoi vapori in ambienti piccoli e male ventilati. Sintomi caratteristici dell’avvelenamento sono l’irritazione delle mucose, nausea, vomito, vertigini, convulsioni Nelle forme più gravi, per esempio, dopo ingestione di quantità superiori a 4-5 ml, si possono avere conseguenze letali per depressione profonda dei centri respiratori o per grave danno epatico. L’intossicazione cronica, derivante da un’esposizione protratta a vapori di tetracloruro di carbonio, si manifesta con nausea, perdita dell’appetito, apatia, perdita di peso; tali sintomi sono espressione di un primitivo danneggiamento del fegato. La terapia dell’intossicazione cronica viene condotta, oltre che per via sintomatica, con farmaci epatoprotettori e con l’ausilio di diete adeguate, tendenti a non aggravare la riduzione della funzionalità epatica.