fenofibrato


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    farmaco antilipidico, appartenente alla famiglia dei fibrati, che – inibendo la lipolisi del tessuto adiposo, aumentando l’attività delle lipasi lipoproteiche e diminuendo la sintesi di colesterolo – riduce il tasso di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. Simile al clofibrato, può determinare disturbi intestinali, reazioni cutanee, danno epatico, potenziamento dell’attività dei dicumarolici. Deve essere assunto ai pasti. Le sue principali controindicazioni sono rappresentate da: gravidanza, insufficienza epatica e/o renale. Cautela va usata nella sua somministrazione in caso di ulcera peptica. Terapie protratte possono favorire l’insorgenza di calcolosi della colecisti.