psicosi che compare nei primi due anni di vita, caratterizzata da isolamento dalla realtà, con conseguente impossibilità di imparare, e assenza o grave alterazione del linguaggio. È una malattia presente in tutto il mondo e in tutte le classi sociali, anche se si riscontra più spesso nelle popolazioni delle grandi città industrializzate con un’incidenza di 4-5 casi ogni 10 000 nati. Si può quindi dire che è molto rara. In genere i bambini autistici non presentano lesioni organiche evidenti, anche se a volte un soggetto colpito da deficit neurologico organico può sviluppare questa malattia. I bambini autistici hanno un comportamento «tranquillo», non sorridono, non vocalizzano quando la madre parla e sorride loro, non concentrano lo sguardo. Si muovono ininterrottamente con grande agilità, ripetendo spesso lo stesso movimento; accusano disturbi del ritmo sonno-veglia, e difficoltà al divezzamento. Durante il secondo anno non compare il linguaggio o, se c’è, è di tipo ecolalico (ripetizione delle parole udite). I tipi di psicoterapia sono vari, ma tutti richiedono tempo e costanza per arrivare a risultati positivi. La terapia farmacologica con fluoxetina ha dato risultati incoraggianti.