DOMANDA
Gentile dottore,
riassumo la situazione clinica di mio padre per poi chiederle un parere in merito al gonfiore degl iarti inferiori.
Feb. 2011:psa occasionale 28. maggio 2011:prostatectomia radicale estesa ai linfonodi Esame istologico: pt3b N0 con margini positivi ma linfonodi asportati (15) indenni. Agosto 2011: 39 sedute Rt adiuvante su loggia prostatica (7020 cGy) + linfonodi pelvici (4500 cGy) + linfonodi pet-positivi (5940 cGy) Non abbiamo mai smesso il BAt sino ad oggi.
Purtroppo, nel tempo,gli effetti collaterali della cura ormonale e le conseguene dell’intervento stanno diventando piu pesanti: è in aumento il gonfiore generale e soprattutto a livello delle gambe e dei piedi al punto da avere difficoltà di deambulazione e nel calzare le scarpe.
(bilirubina, got, gpt, cretininemia, azotemia, glucosio, proteine totali, elettroforesi prot. e urine tutto nella norma Scint. negativa. no problemi cardiologici . lieve ipertensione. media obesità) .
Ho prenotato una visita fisiatrica (fra 3 giorni) per intervenire tempestivamente sul problema ed anche un ecodoppler e visita angiologica (venoso e arterioso, giusto?) che sarà effettuato tra circa 1 mese.
E’ corretto inizare immediatamente le cure almeno a livello locale in attesa dell’ecodoppler?
Temo che l’attesa possa rendere il “danno” irreversibile….
Grazie
RISPOSTA
L’edema agli arti inferiori che descrive è verosimilmente di origine linfatica (linfedema) in conseguenza della chirurgia oncologica alla prostata. In questo caso non ci sarebbe pertanto necessità di interventi urgenti. Questi si basano infatti sulla massoterapia del tipo drenaggio linfatico manuale ed il contemporaneo uso di bende o calze elastiche.
Certo, bisognerà anche escludere la comparsa di un edema da trombosi venosa profonda. In questo caso l’urgenza ci sarebbe per iniziare quanto prima una terapia con eparina a basso peso molecolare. Ma se suo padre è stato visto da un medico, questa seconda eventualità dovrebbe esser stata scartata, dati i tempi della diagnostica richiesta. Quanto all’ecocolordoppler venoso (arterioso non serve) oltre ad escludere la trombosi venosa, sarebbe utile per lo studio di eventuali laghi linfatici, nell’ottica di un linfedema.
Augurandole ogni bene per suo padre, la saluto cordialmente
Prof. Giovanni B. Agus