DOMANDA
Egregio Dottore,
Mi chiamo Paolo ed ho 50 anni, sono stato operato a gennaio 2011 di ernia del disco tra L5 ed S1 perché avevo tanto dolore alla gamba sinistra. Però, dopo l’intervento non ho avuto molto beneficio, il dolore non è passato nonostante tutte le terapie con farmaci e fisioterapia che mi hanno fatto fare. Ho eseguito una nuova Risonanza Magnetica dalla quale mi hanno detto che non c’è una nuova ernia ma solo la cicatrice dell’intervento e che non c’è molto da fare.
Mi sono rivolto al centro di terapia del dolore della mia città, mi hanno fatto la peridurale due volte ma non ho avuto grande beneficio; sulla visita hanno scritto “lombosciatalgia sinistra in quadro di FBSS”, dopodiché il medico mi ha detto che devo continuare a prendere i farmaci e fare ginnastica.
Sono disperato, vivere con questo dolore continuo mi ha distrutto la vita, non ho altre malattie ma questa mi sembra abbastanza debilitante (so che mi poteva capitare di peggio, ma non mi consola), possibile che non si possa tentare più niente? capisco di non avere più vent’anni ma non sono vecchio.
Ho letto in un suo articolo su internet che lei parlava, se ho capito bene, di un intervento per sciogliere le cicatrici. Crede che potrebbe essere il mio caso?
La ringrazio per l’eventuale risposta, distinti saluti.
Paolo
RISPOSTA
Gentile utente,
il quadro da lei descritto è sicuramente compatibile con quella che gli anglosassoni chiamano Failed Back Surgery Syndrome, che tradotto, equivale a sindrome da fallimento della chirurgia della colonna vertebrale. Tale sindrome si configura nei casi in cui il paziente, dopo essere stato sottoposto ad un intervento alla colonna vertebrale continui ad avvertire dolore. Il dolore è causato dalla formazione di tessuto fibroso (come delle cicatrici, per intenderci) a livello dello spazio operato; infatti, il tessuto fibroso, altera la normale struttura anatomica intorno alle radici nervose causandone l’infiammazione che viene percepita come dolore.
In linea generale, i quadri di FBSS possono beneficiare di un trattamento di adesiolisi, ovvero, il tentativo di ridurre il tessuto cicatriziale peridurale mediante l’inserimento di un piccolo catetere nello spazio peridurale e l’infusione di alcuni farmaci specifici. Si tratta di una procedura eseguita in anestesia locale e senza la necessità di eseguire incisioni chirurgiche. Nel caso in cui tale approccio non sia efficace nel controllare il dolore abbiamo a disposizione molte altre tecniche antalgiche.
Tutte queste valutazioni sono plausibili solo nel contesto di una visita medica accurata, quindi non posso dirle per via telematica se lei possa realmente essere candidato a tali procedure. Pertanto, le consiglierei di richiedere una nuova valutazione presso un centro di terapia antalgica per riconsiderare le eventuali opzioni terapeutiche.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti