IPERANDROGENISMO OVARICO

    DOMANDA

    Gentile Professore,

    sono una ragazza di 19 anni. Notando sul finire del 2013 la comparsa di irsutismo ed una incipiente alopecia, sono stata visitata agli inizi del 2014 da un endocrinologo che mi ha prescritto i seguenti esami: dosaggio del Delta-4-Androstenedione, SHBG, Glicemia, Insulinemia, ecografia pelvica ed indici di funzionalità epatica. Sono stati dunque rilevati: incremento del Delta-4-Androstenedione di natura ovarica, ridotte concentrazioni della SHBG, lieve iperinsulinismo (HOMA INDEX=2.9), eterozigosi doppia per MTHFR (con normali livelli sierici di omocisteina) ed ovaie ed utero normali senza alterazioni. È stato quindi diagnosticato un IPERANDROGENISMO OVARICO FUNZIONALE da trattare con Loette (1 cpr/die), Aldactone 100 mg (1 cpr Lun. Ven.) e Nizoral Scalp Fluid (per il trattamento della dermatite seborroica a livello del cuoio capelluto). Dopo 8 mesi è stato riscontrata una riduzione del 49% dell’androstenedione ed un incremento della SHBG. Ho continuato la terapia fino ad oggi, notando però un decremento dell’irsutismo localizzato solo a livello del volto (le basette di “tipo maschile” non sono più visibili, la “barba” è diminuita, ma nel resto del corpo la peluria c’è ancora e l’alopecia persiste). Ho notato altresì un incremento ponderale a parità di attività fisica, con comparsa di gonfiore alle caviglie (noto anche la comparsa di vene in vista sulle gambe), gonfiore alle mammelle ed ai capezzoli. Ho chiesto quindi un parere da un altro specialista che invece ha posto la diagnosi di IPERANDROGENISMO IDIOPATICO (i follicoli piliferi sarebbero troppo sensibili all’azione degli androgeni) consigliandomi di sospendere la terapia con Aldactone, in previsione di futuri riscontri di laboratorio(FSH,LH,PRL,DHEAS,17-OH PROGESTERONE). Le chiedo gentilmente se può darmi un consiglio su come comportarmi in questa dubbia situazione e se devo continuare ad assumere la terapia abituale o sospenderla per avviare una terapia alternativa.

    Distinti saluti.

    RISPOSTA

    mi è difficile risponderle in base ai dati.Tenga presente che la peluria legata agli ormnonui maschili è localizzata oltre che alla faccia e sotto il mento, alla linea alba (la linea che va dall’ombelico al pube), attorno ai capezzoli, sulle natiche e alla radice della cosce. Spesso si associa anche una maggior caduta dei capelli. Mi sembra che le ovaie siano a posto anche se la presenza di ovaio micropilicistico non viene sempre segnalata. La causa del problema quasi sempre è la resistenza insulinica che squilibria la produzione di androgeni dell’ovaio e spesso può dare alterazioni del ciclo. Il problema è genetico e quindi la terapia non deve solo curare i disturbi che le stanno giustamente a cuore, ma anche prevenire il futuro rischio legato all’inappropriata secrezione di insulina. La mutazione in eterozigosi deve dare cautela all’uso di contraccettivi che del resto non sono sempre indispensabili nella sua problematica e spesso fanno aumentare il peso , peggiorare problemi vascolari come quello che mi riferisce alle caviglie e possono esitare in amenorrea alla sospensione.

    L’aldactone è un’ottima terapia ma forse il collega che l’ha sospeso avrà avuto le sue ragioni. per farlo..

    In definitiva il suo è un problema generale e non solo endocrinologico, coinvolgendo anche problematiche ginecologiche, dermatologiche e soprattutto metaboliche e internistiche che debbono essere considerate tutte assieme dallo specalista che la segue, in modo da arrivare alla terapia più adatta al suo caso e alla prevenzione dei rischi genetici che sono associati spesso al problema.

    decio.armanini@unipd.it

    Decio Armanini

    Decio Armanini

    SPECIALISTA IN ENDOCRINOLOGIA E SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE, SPECIALISTA EUROPEO DELL’IPERTENSIONE. Esperto di Endocrinologia Generale e Ginecologica, Ipertensioni endocrine (in particolare Iperaldosteronismi), Sindrome metabolica. Già Professore di Endocrinologia presso l’Università di Padova. Ha lavorato per 5 anni in Australia e Germania. Membro dell’Endocrine Society USA dal 1984.  Autore di 220 pubblicazioni su riviste internazionali  sulle ipertensione endocrine, […]
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