DOMANDA
Salve, mio padre (70 anni) è stato operato nell’agosto 2010 all’addome a causa di un carcinoma all’intestino. Poco dopo l’intervento si manifestò il laparocele che, nel corso del tempo, ha assunto dimensioni sempre più consistenti. Il chirurgo costantemente ha consigliato di non intervenire viste le condizioni di salute di mio padre. Specifico che undici anni fa, a causa di un’ischemia cerebrale, è affetto da una emiplegia del lato sinistro che le impedisce di fatto una corretta deambulazione (si avvale, in casa, di un tripode, mentre per gli spostamenti esterni di carrozzina). Ora, poche settimane fa – causa osteoporosi – si è ulteriormente manifestata la rottura di due vertebre lombari, fatto che ha richiesto il posizionamento di un busto. Unitamente a detto evento, almeno in termini temporali, si sono manifestati fenomeni di stipsi, nel senso che solo la sollecitazione mediante farmaci, e ultimamente mediante clisma, ha permesso la funzionalità dell’intestino che, comunque, non aveva dato particolari problemi in precedenza. Preciso ulteriormente che da poco dopo l’operazione di cui sopra, indossava una panciera elastica (prescritta dal medico stesso) per il contenimento di detto laparocele. Ora, da una parte la stipsi, dall’altra maggiormente il laparocele ci preoccupa e ci chiediamo che cosa è possibile fare, anche in vista di preservare quel minimo di autonomia negli spostamenti, ma considerando il quadro generale del quale, ne siamo ben coscienti, non è dei migliori.