IRC E ACQUA

    DOMANDA

    Egregio Dottor Gallieni,

    approfitto della Sua consolidata attenzione e professionalità, per sottoporle i seguenti due (forse banali!) quesiti, ma che si presentano nel mio vivere quotidiano. 1°QUESITO: per chi, come me, è affetto da IRC (stadio 2°/3°, ultima creatinina 1,37, gli altri esami nella norma), premesso che seguo una dieta ad hoc ipoproteica, qual’ è la QUANTITA’ OTTIMALE DI ACQUA DA BERE DURANTE LE 24 ORE, considerato anche che 2 anni fa sono stato interessato da un episodio (isolato) di calcoli renali (ossalato di calcio)? 2° QUESITO: è opportuno inoltre bere anche DURANTE LA NOTTE, oppure sarebbe meglio evitarlo per non inficiare la funzionalità renale?(in parole povere: anche i reni devono “riposare” durante la notte?).
    In attesa di Sue cortesi indicazioni ai miei due questi, La saluto molto cordialmente. Renato.

    RISPOSTA

    Gentile Renato,
    la sua prima domanda viene posta frequentemente e non ha una risposta facile.
    La premessa importante da fare è che i reni di una persona sana sono in grado di regolare automaticamente la giusta quantità di fluidi del nostro organismo. Se una persona beve poco urina poco, se beve molto urina molto. Solo in casi estremi questa capacità di autoregolazione si perde e si sviluppano problemi (ad esempio in caso di una forte gastroenterite si perdono moltissimi liquidi e si va incontro a disidratazione (e quindi a insufficienza renale) nonostante gli iniziali tentativi del rene di ridurre la quantità di urine per mantenere la giusta quantità di fluidi).
    Per i pazienti con funzione renale normale e con una storia di calcoli renali è buona regola bere molto, con l’obiettivo di urinare 1,5 – 2 litri al giorno. Questa è una misura molto efficace nella prevenzione di nuovi calcoli renali. Naturalmente se fa molto caldo (e quindi si disperdono liquidi con la sudorazione) sarà necessario bere più di 2 litri di fluidi per produrre 2 litri di urine.
    Nel caso sia presente insufficienza renale, siamo più soggetti ad episodi di disidratazione o all’opposto di ritenzione di fluidi, perché i reni perdono in efficienza sia nel concentrare le urine in caso di disidratazione, che di diluirle, eliminando liquidi in eccesso, se l’introito di fluidi è molto elevato.
    Nel suo caso specifico, con il livello di creatinina che riporta e con il possibile rischio di sviluppare calcoli renali, le consiglierei di bere in abbondanza, per urinare circa 1500 ml al giorno. Deve però prestare molta attenzione alla possibilità di ritenzione idrica, che può manifestarsi con gonfiore alle gambe o difficoltà di respirazione. Questo potrebbe verificarsi in futuro, con valori di creatinina superiori a quelli attuali.

    Con i migliori saluti,

    Dott. Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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