DOMANDA
Gentilissimo dott. Varenna, sono Giovanni ed ho 55 anni. Nel 1996 ho subito la frattura del piatto tibiale est. sx, sono stato operato e sintetizzata con placca. Subito dopo le dimissioni dal CTO ho avuto un embolia polmonare dalla quale ne sono uscito indenne e per un anno sono stato in TAO con coumadin. A Settembre del 2012 accusando un dolore al polpaccio sx il medico mi ha prescritto un ecodoppler dal quale hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda. Sono in TAO, penso a vita, anche perchè da altre esami sono risultato con il Fatt. V di Leidhen geneticamente modificato.A settembre 2014 ho iniziato ad accusare nuovamente dolore alla gamba sx ed il medico dapprima mi ha prescritto un RX ma per approfondire aveva bisogno della RM dell’anca, nel frattempo di questa RM che, per la placca in acciaio al ginocchio, mi è stata molto difficile fare, mi ha prescritto il CLODY 200 (fiale intramuscolo) 1 ogno 3 gg per due mesi. Il 26/11/14 sono riuscito a fare la RM ed è il risultato è stato: EDEMA OSSEO NEUROALGODISTROFICO A CARICO DELLA TESTA E DEL COLLO FEMORALE SX, CON ASSOCIATA MINIMA QUOTA DI VERSAMENTOP ARTICOLARE COXOFEMORALE OMOLATERALE.NELLA NORMA LA CAVITA’ACETABOLARE.REGOLARI LE STRUTTURE MUSCOLARI ESAMINATE. Sto continuando col CLODY ed il medico mi ha prescritto la magnetoterapia. Il Fisioterapista mi ha consigliato di abbinare una serie di trattamenti con SCENAR. Cos’altro mi consiglia alla luce del mio stato clinico (anche iperteso). Ringrazio e saluto
RISPOSTA
Gentile sig. Giovanni,
è possibile che il suo problema sia stato innescato da una microfrattura locale come a volte è possibile osservare nei pazienti in terapia anricoagulante cronica.
Il clodronato è un vecchio farmaco che possiede un suo profilo di efficacia a patto che venga impiegato a dosaggi adeguati (difficilmente raggiungibili quando il farmaco viene somministrato per via intramuscolare).
Le altre terapie consigliate non possiedono nessuna documentazione di efficacia.
Cordialità.
MVarenna