DOMANDA
Buongiorno
in seguito ad un incidente ho riporato la frattura del 5° metatarso del piede sinistro.
Ll’ortopedico di turno mi ha prescritto l’inserimento di un gambaletto Walker per 30 giorni.
Passati i 30 giorni ed effettuato una nuova lastra, la frattura risultava in via di guarigione.
Tolto il gambaletto, continuavo ad avere dolore soprattutto al dorso del piede, questo comportava una camminata scomposta che a lungo andare si è ripercossa sul ginocchio (ultima diagnosi dell’ortopedico).
Ad oggi, dopo circa tre mesi dall’infortunio, il dolore al ginocchio è aumentato progressivamente creandomi grossi problemi durante la camminata.
Ho contattato il mio ortopedico mi ha consigliato una RMN.
Disomogena area alterato segnale del condilo femorale interno, compatibile con focolaio edimegeno intraspongioso (Algodistrofico?).
Le cartilagini articolari sono di normale spessore.Presenza di modesto versamento liquido endoarticolare esteso nei recessi anteriori.Stria di alterato segnale a carico del corno posteriore del menisco interno, compatibile con meniscopatia.
Non apprezzabili significative alterazioni del segnale a carico del menisco esterno.
Nella norma pivot centrale e legamenti collaterali.Conservati i rapporti articolari femore rotulei.Nella norma corpo di Hoffa e tendini estensore.
Il mio ortopedico conferma che il problema al ginocchio sia stato causato da una “camminata scomposta” indotta dal piede dolente,
escludendo l’algodistrofia Lei cosa ne pensa?
RISPOSTA
Penso che il problema del ginocchio non abbia nulla a che vedere con una classica algodistrofia. Sono eventi relativamente frequenti che si osservano alla ripresa del carico completo e verosimilmente mediati dalla comparsa di focolai microfratturativi.
Cordialità.
MVarenna