DOMANDA
Buongiorno Dott. mia figlia ha 3 mesi. Inizialmente era allattata al seno, poi conseguentemente ad una diminuzione di crescita (tra la fine del primo mese e la fine del secondo mese) ho dovuto inserire alcune poppate di latte artificiale. La bambina ha sempre avuto rigurgiti molto abbondanti, ma da ultimo controllo mi hanno sconsigliato di indagare in quanto la bambina ha una crescita regolare. Si sono verificate però due strane situazioni. La prima una settimana fa quando la bambina ha iniziato a rigurgitare oltre al latte parzialmente digerito, anche liquido trasparente. Nel rigurgito assieme al liquido trasparente c’era del muco simil catarro, e una gocciolina di sangue vivo. La bambina in effetti ha un po’ di raffreddore. La seconda questa mattina, ha tossito più volte poi verso l’ora di pranzo solito rigurgito trasparente acidoso con una gocciolina di sangue vivo. Che cosa può essere? Io mi preoccupo per eventuali ferite o danni all’esofago dati dai rigurgiti. Grazie Francesca
RISPOSTA
Buongiorno
il rigurgito della sua bambina non è affatto insolito, in quanto la maggior parte di neonati e lattanti rigurgita con frequenza decrescente nel tempo, fino alla scomparsa dei rigurgiti circa intorno all’anno di vita. Si tratta di un disturbo fisiologico legato all’immaturità dello sfintere cardiale e in generale di tutto il tubo digerente. Se la bimba cresce il rigurgito non va indagato nè trattato. I bambini che rigurgitano ma che crescono bene vengono chiamati, nella nostra letteratura scientifica, “happy spitters”, cioè bambini che, pur rigurgitando, stanno bene. Il liquido chiaro che vede nei rigurgiti potrebbe essere semplicemente un residuo di latte cagliato, o saliva mista a secrezioni gastriche. Anche di questo non sarei preoccupato. Spesso con il raffreddore si produce del muco che viene ingerito e può quindi essere rigurgitato assieme al cibo. Per quanto riguarda la gocciolina di sangue che ha visto ritengo del tutto improbabile che provenga dall’esofago o dallo stomaco, mentre è probabile che provenga dalla cavità orale; anche questo non deve essere un motivo di preoccupazione ma affiderei al suo pediatra di libera scelta il compito di seguire il fenomeno e magari cercare di capire (cosa non sempre facile) da dove provenga questa minima quantità di sangue che ha osservato.
La saluto cordialmente
Lorenzo D’Antiga