DOMANDA
Nel giugno 2012 ho subito (con successo) il trapianto cardiaco. In precedenza non avevo avuto nessun disturbo articolare. Ora invece mi si presenta una necrosi alla testa del femore destro. I medici che mi seguono per la parte cardiochirurgica ritengono necessario e privo di controindicazioni l’intervento di protesi d’anca, ma mi presentano le loro perplessita’ solo per i rischi di infezioni successive all’intervento.Gradirei un parere in merito.
Eta’ 65 anni
Situazione cardiologica : ottimale
Situazione renale : ottimale
Allergie : nessuna
Altezza : 165 cm
Peso : 78 Kg
RISPOSTA
l’intervento di artroprotesi all’anca è estremamente efficace per la cura della coxartrosi e molto soddisfacente per il paziente che riprende un’attività pressocché normale. l’infezione di una protesi d’anca è una complicanza che può presentarsi fino al 3 % dei casi (con maggio frequenza in pazienti diabetici o immunodepressi).se riconosciuta in tempo, può essere curata con una terapia antibiotica ad alte dosi per almeno 3-6 mesi, ma in alcuni casi è necessario re-intervenire più volte per la pulizia dell’articolazione e la sostituzione della protesi. in casi eccezionali se non si riesce ad eradicare l’infezione si può arrivare all’amputazione dell’arto. per tale motivo l’indicazione all’intervento di protesi d’anca deve essere posta con attenzione, considerando le condizioni cliniche generali del paziente e le sue limitazioni funzionali. le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che valutando la sua storia clinica e le condizioni attuali la saprà consigliare al meglio.
cordialmente
dott stefano lepore