DOMANDA
Salve,sono Cristina, una studentessa di 20 anni. Da 6 convivo con una malattia che è stata vista da moltissimi specialisti ma a tutt’oggi la diagnosi è ancora ignota. Inizialmente il mio medico di base ha supposto fossero cali di pressione (in effetti la pressione era bassa: circa 90/60)e mi ha prescritto un controllo cardiologico, che ha evidenziato delle aritmie sinusali e bradicardia con anomalie dell’onda T sul tracciato ECG. Svolto tilting test che risulta positivo per sincopi vaso-vagali ed inserita terapia con betabloccante che risultava, però, inefficace. Nel frattempo continuano le crisi che sembrano anche di natura epilettica, confermata dall’EEG, perciò viene inserita terapia con antiepilettici. Nel corso dei sei anni ho cambiato vari antiepilettici e il mio aritmologo ha deciso di sospendere il betabloccante inserendo gutron 25×2 causa pressione 80/45. L’ecocardiogramma non presenta anomalie, così come il loop recorder. Da 3 anni inoltre presento reflusso gastroesofageo, probabilmente causato da un’ernia jatale e dopo saturometria notturna viene evidenziato livello SpO2<90% per più di 20 minuti. La pneumologa ha fatto l'ipotesi circa una disfunzione del nervo vago. Lei, nella Sua conoscenza ha mai visto un caso simile al mio? Se si è assimilabile ad una patologia del nervo vago?
In attesa di una sua pronta risposta, saluto.
Cristina.
RISPOSTA
Inquadramento difficile. La coesistenza di una malattia epilettica complica il caso.
Ciò che è chiaro è che il suo cuore è strutturalmente sano e sembra di capire che sono state escluse aritmie veloci (tachiaritmie) alla base del quadro.
Sulla base del tilting test, una disfunzione del sistema nervoso autonomo (vago incluso) c’è, ma non è chiaro quale ruolo eserciti e se essa sia di fatto clinicamente rilevante.