DOMANDA
Gentile dottore,
mia figlia ha subito l11 settembre scorso una frattura composta al capitello radiale per la quale è stata ingessata con valva aperta per 21gg.
Subito dopo la rimozione del gesso abbiamo iniziato con la fisioterapia che si è subito dimostrata molto dolorosa. dopo i primi 8gg di fisio leggera si è passato alla spinta sia massima sia in chiusura che in apertura del braccio provocando anche del gonfiore al gomito.Ora dopo aver smesso di “forzare” e dopo essere rientrato il gonfiore, si continua con frequenza di tre giorni per 15 minuti a volta la settimana.
Purtroppo ancora non riesce a chiudere (da sola solo a 90°) e alla distensione completa mancano 10°.
Vorrei avere un suo parere in merito, se procedere così oppure intraprendere un altro percorso riabilitativo.
Cordialmente la ringrazio.
RISPOSTA
I tempi sono rispettati. La frattura del capitello radiale comporta quasi sempre una rigidità’ articolare che impone una forte e dolorosa riabilitazione per il paziente. Se l’arresto articolare e’ elastico si deve procedere con la kinesiterapia assistita intensiva,se invece a valutazione specialistica dovesse apparire tipo blocco meccanico,si può’ arrivare a una mobilizzazione in narcosi.
Consiglio un attento monitoraggio specialistico ortopedico