DOMANDA
Egregio Dottor Limido, la esaustività delle Sue risposte, mi sollecita a sottoporLe un nuovo quesito. 61 anni, affetto da IRC (diagnosticata all’inizio dell’anno) mi chiedo se valori presso bassi rispetto agli standard (che credo siano 125/130-80) possano compromettere la funzionalità renale alla stregua dei valori alti (notoriamente dannosi). Da quando infatti assumo la pastiglia (prima Norvasc da 5 e recentemente Plaunac da 10), la mia pressione si è abbassata su valori medi 110-70 (e ancora più bassi) rispetto agli originari fuori limite 140/150-90 ma, nel contempo, forse anche grazie ad una dieta molto mirata e “fiscale”, la creatinina è passata, con mia grande sorpresa, in poco più di due mesi, da 1.50 a 1.63 per poi abbassarsi a 1.35. Confidando in una Sua risposta, La saluto molto cordialmente. Renato
RISPOSTA
Carissimo Sig. Renato,
è vero che valori pressori troppo bassi possono essere dannosi come quelli troppo alti. E’ per questo che la discussione fra i nefrologi sugli obiettivi (target) pressori è sempre molto accesa. In linea di massima mantenere valori intorno ai 140/90 è considerato adeguato; per alcune categorie di pazienti si indicano target più stretti (130/80), anche perchè si è visto proprio quello che ha notato Lei. Ad una transitoria riduzione della funzione renale (con aumento della creatinina), segue un riallineamento ai valori precedenti e in alcuni casi più bassi.
Per concludere, vale come al solito in medicina la regola del buon senso: il target pressorio può essere più o meno rigido in funzione dell’età del paziente e del contesto clinico.
Essenziale è una stretta collaboriazione e sintonia fra medico di medicina generale e specialista.
Un cordiale saluto.