DOMANDA
La mamma, 75 anni, da ca. 5 anni in cura per decadimento cognitivo, attualmente in degrado molto forte. Vive con marito (82 anni) ed abbiamo una badante a tempo pieno, che accudisce molto bene.
Terapia attuale: Exelon cerotto giornaliero 9,5mg; Cipralex 20mg giornaliero (10 gocce); Assume serale 10-12 gocce di Talofen 4mg-
Inoltre mamma affetta da altri problemi ed assume: Eutirox 100mg, Nexium 20mg, Tachipirina 500 mg (artrite reumatoide); Dibase fiale 2 volte settimana (in cura presso centro fisiatrico per terapie osteoporosi con iniezioni semestrale…Denosumab) ; Methotrexate + Folina ogni 10 gg; Plaquenil 200mg; Cardiospirina 100mg ; Lodotra 1m 1 giorno ( in cura ogni 4-6 mesi da reumatologo che verifica analisi sangue complete e rivede mix medicinali legati ad artrite reumatoide).
Analisi da almeno 2 anni buone, prevale problema decadimento. mamma non più indipendente, memoria breve nulla, ma ha durante giornata tanti periodi di lucidità. debole, mangia poco , ma la controlliamo bene peso sempre stabile ( alt. 1,50m, perso ca. 49 kg). PROBLEMA PRINCIPLAE PER IL CONSULTO: 2 VOLTE GIORNO REOGOLARMENTE CRISI MOLTO FORTE, DIVENTA AGGRESSIVA, E PER CA. 30-40 MINUTI è IN CRISI TOTALE (dopo pranzo e sempre verso sera. 18-19.00).. Violenta con papà, con badante, con tutti. pensieri fisso sempre i poveri genitori, ansiosa, totalmente persa tempo e luogo, non risconosce nessuno.. Un CONSIGLIO TERAPEUTICO ALTERNATIVO O MEGLIO CONSIGLIO per calmante che aiuti GRAZIE
RISPOSTA
Purtroppo questi problemi sono molto comuni nelle fasi terminali delle demenze: i pazienti non riconoscono i propri famigliari, cercano genitori morti da decenni e non sono in grado di capire la situazione attuale
La paziente assume relativamente piccole dosi di citalopram a talofen che potrebbero essere aumentate
Esistono molti altri farmaci sedativi il cui tipo e dosaggio vanno accuratamente scelti dal neurologo curante, se dosi maggiori dei farmaci in atto non sono sufficienti