Cosa fare dopo un’ischemia?

    DOMANDA

    Salve,

    Nel maggio del 2010 mio padre è stato colto da un’ischemia celebrale. Ce ne siamo accorti solo dopo un mese. Hanno diagnosticato che ha avuto un piccolo danno celebrale. Successivamente, mio padre è stato sottoposto a tutta una serie di accertamenti TAC, risonanze, radiografie ecc., con esiti negativi. Dopo l’ischemia mio padre ha cominciato ad accusare stati d’ansia, depressione, tremori e mal di testa persistenti per l’intera giornata. Ci siamo recati presso Neurologi, Psicologi e Psichiatri e ognuno di loro ha dato una cura farmacologica da seguire ma nessuna di essa ha dato esito positivo.

    La mia domanda è: quale figura medica può realmente aiutare mio padre: uno Psichiatra, Neurologo o chi?

    Mi può aiutare? La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e per la risposta.

    RISPOSTA

    Se suo padre accusa stati d’ansia e depressione, il referente specialista è lo psichiatra; il suggerimento che le dò è di scegliere una persona che le dia fiducia e seguire le sue indicazioni: non è detto che la terapia farmacologica prescritta debba funzionare subito al 100%, lo specialista ha infatti spesso bisogno di adattare la prescrizione ai risultati ottenuti e se il paziente ogni volta afferma di non essere soddisfatto e cambia specialista sarà difficile trovare la “cura giusta”.

    Prof. Massimo Biondi

    Massimo Biondi

    Massimo Biondi

    Professore ordinario di psichiatria all’Università La Sapienza di Roma. Milanese, classe 1952, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel 1979. Poi la specializzazione in psichiatria e l’insegnamento presso le università dell’Aquila, di Siena e la Cattolica di Roma. Oggi è professore ordinario di psichiatria alla Sapienza, ateneo nel quale […]
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