professore mi risponda

    DOMANDA

    Caro Professore,

    anche io ho un figlio di quasi tredici anni. tre anni fa ( io sonoo separata da anni ) in seguito a un forte stress ha avuto pure lui il disturbo di adattamento. Tirava cose all’aria , era aggressivo con me soprattutto poi tutto è rientrato. Ora è sereno, pratica sport, a scuola va benissimo. Chi lo ha visto dice che è sano . Che non ha una struttura psicotica. Volevo sapere se era possibile stabilire davvero che un bambino non abbia una struttura psicotica. Confido nella sua risposta . la prego lei è cosi gentile.
    Maria Stella

    RISPOSTA

    Gentilissima, la sua è la terza richiesta di consulto che in poche ore (da ieri a oggi) mi sono pervenute sulla stessa problematica. Alla seconda richiesta di consulto ho risposto, ma con mia grande sorpresa la risposta (così come la domanda) sono inspiegabilmente scomparse dal sistema. Ne approfitto quindi per comunicare a quella lettrice che mi chiedeva del figlio che a 10 anni aveva avuto un episodio di disturbo di adattamento che le ho risposto rassicurandola: quell’episodio non è il segnale di una qualche predisposizione a nulla, tantomeno a una psicosi. Mi dispiace che la risposta sia stata cancellata dal sistema (non so perché) e, se vuole e mi riscrive, le risponderò di nuovo immediatamente, come è mio costume. Precisato questo grave inconveniente tecnico, vengo alla sua richiesta di consulto (sperando che non succeda come a quella che l’ha preceduta e che non mi era mai accaduta fino a ieri). Anche suo figlio a 10 anni ha avuto un episodio di disturbo di adattamento. Cosa può significare? E’ forse espressione di una struttura psicotica? Premetto che la psicosi è ancora per molti aspetti un enigma, un oggetto misterioso. Ma, detto questo, il cervello, la mente umana, come la stragrande maggioranza delle ricerche attuali sostengono in vari campi (dalle neuroscienze, alla psichiatria, psicoanalisi, psicologia) è il risultato di una interazione sistematica tra fattori esterni al soggetto (principalmente i contesti storici e culturali in cui il soggetto cresce e vive) e fattori interni al soggetto (comprese le caratteristiche genetiche, salvo il caso di malattie gravi geneticamente determinate, anche se rare come ad esempio la sindrome di Down, detta a livello di senso comune mongolismo, e sindromi simili). Questo significa che il cervello, la mente dei soggetti è un sistema aperto che opera in rapporto alle specifiche interazioni fra fattori esterni e interni. Anche il caso di suo figlio sembra dimostrare la validità di queste conclusioni. Oggi, a 13 anni, suo figlio, anche agli occhi di chi lo ha visto, appare sereno, pratica sport, a scuola va bene. Dunque l’episodio di disturbo di adattamento è l’espressione specifica delle interazioni fattori esterni e interni che si è manifestata nei comportamenti di cui lei dice (tirare cose all’aria, aggressività, ecc.). Ma oggi le cose sono completamente diverse e infatti suo figlio dimostra serenità, applicazione a scuola e nello sport. La conclusione è che suo figlio non ha una struttura psicotica. E dunque può stare completamente tranquilla. Una struttura psicotica, infatti, dovrebbe manifestarsi ancora oggi, con fatti inequivocabili. Il cervello, la mente sono strutture e funzioni complesse che possiamo definire aperte: gli episodi sono episodi, non sono sintomi di alcuna predisposizione. Le auguro ogni bene per la sua vita e per quella di suo figlio, Luigi Aprile

    Luigi Aprile

    Luigi Aprile

    ESPERTO IN LINGUAGGIO E LETTURA NEI BAMBINI. Docente di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione all’Università di Firenze. Nato nel 1957 ad Addis Abeba (Etiopia), ha conseguito un dottorato in psicologia presso l’Università di Firenze. Si interessa soprattutto di sviluppo dei processi lessicali e di comprensione della lettura.
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