Stress da lavoro

    DOMANDA

    Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni e sto insieme con il mio ragazzo di un anno più grande da 4 anni. Stiamo benissimo,l’unico punto che sta minando il nostro rapporto riguarda il tempo libero. Quando studiavamo nella stessa città ci si vedeva durante la settimana.Si tornava a casa quasi tutti i weekend e lui preferiva stare a casa dei suoi genitori la domenica,lasciandomi sola accadeva che mi chiamasse a casa sua,io avevo piacere, ma avevo anche voglia di godermi finalmente un giorno con lui ma questo era un’eccezione.Pensavo fosse un periodo, lui mi aveva fatto capire che la madre ancora non era abituata al distacco.Da due anni conviviamo, lui ha iniziato a lavorare e il problema si è ingigantito.Accade spesso che al fine settimana lavora per arrotondare lo stipendio,e se questo accade, il fine settimana dopo andiamo nel paese dei suoi genitori. Suo padre ci dice spesso di uscire di più, ma la madre ha avuto di recente un lutto di una persona a lei cara non di famiglia,ed è andata giù di corda,dice che il fratello più piccolo del mio ragazzo sente la sua mancanza e questo porta il mio ragazzo ad essere a casa appena può. Inoltre,inizia ad avere problemi prima di andare al lavoro,lo stress è diventato ansia e recentemente ha vomitato la colazione prima di uscire. Ha detto che anche da piccolo accadeva prima di andare a scuola alle elementari.Il nostro rapporto manca di spensieratezza e lui è sempre più irrascibil.Come posso aiutarlo? Devo avvisare i suoi genitori?

    RISPOSTA

    Riassumendo, il suo ragazzo preferisce passare il tempo libero con la sua famiglia di origine, ed è stressato, ansioso e irascibile (per il lavoro?). Lei però non dice nulla di come lei reagisce: è tollerante e supportiva, o irritata, rivendicativa, ecc. ? Servirebbe a capire un po’ di più qual’è il peso dei fattori relazionali in questa situazione. In ogni caso, prima di pensare ad un problema psichiatrico del suo ragazzo, sarebbe opportuno interrogarsi su eventuali problemi della vostra relazione che potrebbero favorire il suo comportamento. Parlarne apertamente insieme, con o senza l’aiuto di un esperto, aiuterebbe entrambi. Temo che un coinvolgimento dei genitori renderebbe ancora più confusa la situazione tra di voi.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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