tumore alla prostata

    DOMANDA

    Ho 63 anni, nel 2004 sono stato operato di carcinoma alla prostata, ho seguito ciclo di radioterapia ho avuto tutti i controlli semestrali, da novembre scorso il PSA ha cominciato ad aumentare ed è passato da 0.003 a 0.2 a febbraio a 0.38 a Marzo e a 0.44 a giugno. Mi sono stati prospettati 2 percorsi di cura, la prima è di assumere il casodex da subito oppure aspettare che il PSA arrivi a 1 fare la PET e ciclo di radioterapia. Quale è la miglior soluzione? Potrebbe essere una soluzione aspettare che il PSA arrivi a 1 e sostituire la radioterapia con HIFU?

    RISPOSTA

    Caro Lettore fare una diagnosi o esprimere una prognosi sulla base di poche informazioni e senza una conoscenza approfondita del caso clinico in questione è impossibile ed anche eticamente è scorretto. Comprendo la sua ansia e comprendo il bisogno di aiutare il suo congiunto ma qualsiasi giudizio le dessi sarebbe senza fondamento. Inoltre ogni tumore è diverso dall’altro, anche quelli che colpiscono uno stesso organo. Non esiste un solo cancro del seno, del colon, del pancreas, come non esistono “la” leucemia o “il” mieloma. Per ognuna di queste neoplasie si conoscono ormai centinaia di varianti, ciascuna con peculiarità talmente marcate e differenzianti da poter essere quasi considerate una malattia indipendente. Se vuole un secondo parere clinico si rivolga a un centro specialistico e per una miglior informazione sui centri oncologici in Italia e all’estero, le consiglio di consultare il sito www.fondazioneveronesi e cliccare alla voce CENTRI DI CURA. Vi trova l’elenco dei migliori ospedali del tumore, realizzato da un’equipe di specialisti oncologi da me coordinata e diretta e contiene, diviso per regioni, i centri di riferimento per la cura del tumore, le specialità in cui eccellono, lo staff di medici e ricercatori che lo guidano, lo stato della ricerca scientifica e delle nuove sperimentazioni che stanno effettuando. Lì trova le risposte al suo problema, conveniente anche per la possibile vicinanza alla sua città e alla sua casa.
    Un augurio affettuoso
    Umberto Veronesi