infezione urinaria

    DOMANDA

    Il caso di mia mamma: 91 anni, allettata, Parkinson senile, demenza senile, non collaborante, portatrice di catetere fisso da tre mesi (catetere in silicone sostituito ogni mese). Il catetere è stato messo per episodi ricorrenti di ritenzione urinaria. Creatinina nella norma. Nella norma anche una eco addominale di settembre scorso. Emocromo nella norma. VES 36, PCR 1,25

    Ad una analisi delle urine è risultato: Staphylococcus aureus (CARICA BATTERICA 1.000.000)

    Essendo portatrice di pannoloni sono 3 anni che risulta positiva all’esame colturale (con batteri vari) ma non avevamo mai trovato lo Stafilococco. A volte abbiamo fatto antibiotici ma nella maggior parte dei casi non abbiamo fatto niente.
    Non sappiamo se ha sintomi perché non è in grado di comunicare. Non ha febbre.

    Gli antibiotici segnalati nell’antibiogramma sono quasi tutti a somministrazione ospedaliera tranne le tetraciclina e poco altro.
    Conviene somministrare l’antibiotico o è inutile?
    Grazie. D.

    RISPOSTA

    Sarebbe importante sapere se sua madre vive in casa o in una struttura protetta e se Staphylococcus aureus è Meticillino resistente o meno. Tanto premesso, tenendo anche conto che l’assenza di febbre nel vecchio non è criterio utilizzabile come per altre età, faccio presente che gli antibiotici attaccano tutti i batteri, anche quelli buoni ed utili della flora indigena che colonizza il nostro organismo fin dalla nascita. Pertanto nel caso rappresentato la somministrazione di antibiotici andrebbe il più possibile evitata.

    Giuseppe Miragliotta

    Giuseppe Miragliotta

    ESPERTO IN TERAPIE ANTIBIOTICHE. Esperto di infezioni e terapia antiinfettiva. Professore ordinario f.r. di Microbiologia dell’Università di Bari. Specialista in Microbiologia, Ematologia, Farmacologia. Consigliere Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani.
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