DOMANDA
Buongiorno,
ho scoperto che mio marito mi ha tradito andando con delle prostitute. Superato lo shock e la rabbia, abbiamo cercato di chiarirci. La motivazione, secondo lui, è dovuta al fatto che negli ultimi anni i rapporti sessuali tra di noi si erano fatti sempre più sporadici e lui avvertiva la necessità di “colmare” questa lacuna in qualche modo…
Ora vorremmo cercare di rimettere in piedi il nostro rapporto. Quello che mi chiedo è: ma come faccio ad essere sicura che lui non tornerà a cercare il sesso a pagamento anche dopo che tra di noi le cose saranno appianate? Cosa spinge un uomo ad andare a prostitute, solo la mancanza di rapporti o cos’altro?
Grazie per la sua risposta.
RISPOSTA
Cara signora, a dire il vero ci sono interi scaffali di ponderosi saggi dedicati alla prostituzione e ai clienti dell’antico mestiere. Le motivazioni di questa scelta sono numerose. Si va dal bisogno di incontrare la varietà sessuale (importantissimo stimolo sessuale per tutti gli umani e non solo), alla ricerca di conferme (la virilità è un concetto traballante e molti maschi si sentono tali solo se fanno quello che fanno altri maschi, come in un rito di appartenenza), alla trasgressione (resiste ancora il mito che quello che fa una prostituta non lo fa una donna non prostituta; un mito quasi senza più sostanza, ormai), alla vendetta (è il caso delle relazioni dove si cerca di far del male al partner), e così discorrendo. Ma probabilmente c’è da aggiungere un elemento: molti uomini vanno a prostitute perché. possono farlo. In altre parole è la ‘possibilità’ che spiega questo comportamento che riassume in maniera ellittica e grossolana l’ideale sessuale maschile: rapporti sessuali senza coinvolgimento con donne, giovani, magari anche belle, comunque consenzienti e certamente non richiedenti (a parte il denaro). C’è un’ultima cosa da dire, un po’ sottovoce. Pur capendo perfettamente la ferita che le è stata inferta con questa scoperta, e senza voler giustificare in nessun modo il comportamento di suo marito (un sessuologo non giudica, prova semmai a spiegare), c’è da ammettere che il significato di questo tradimento percepito da un maschio è assai diverso da quello della compagna. Per cultura, formazione e forse anche un po’ per la biologia, la gravità del tradimento con una sex worker – non essendoci sentimento né amore – è assai minore nel cervello maschile rispetto a quanto avviene in quello femminile. Il cliente di una prostituta si sente spesso assai poco colpevole e traditore: sa che tutto si limita a pochi istanti e che il suo cuore è altrove. Non è così per una donna, che invece vede demolita la fiducia nel partner: ricordo un caso simile al suo in cui la moglie definì la scoperta delle attività notturne del marito, forse con un pizzico di esagerazione: il crollo delle torri gemelle, dopo il quale nulla era come prima.
Ecco, signora. È proprio così; è il tempo, adesso, della ricostruzione. E la fiducia che le verrà richiesta è il cemento del nuovo edificio i cui mattoni sono il rinnovato amore.