DOMANDA
Buongiorno avrei necessità di avere un Suo parere. A mio padre di anni 89, nel mese di luglio, è stata diagnosticata una neoplasia polmonare. Riporto l’esito della TAC : “Esame Tc eseguito con scansioni assiali prima e dopo la somministrazione di MdCev. Ampia lesione proliferativa apicale Sn., adesa al mediastino, con margini irregolari, spiculati, a contenuto in parte colliquato; qualche microcalcificazione nel contesto. Compresso e dislocato il bronco lobare principale superiore Sn. ed inizialmente il lingulare. Compresso e dislocato il bronco lobare principale superiore Sn. ed inizialmente il lingulare. Compresso il ramo Sn. dell’arteria polmonare, con iniziali fatti infiltrativi. Lesione con ampiezza in CC di circa 9 cm. Piccola falda di versamento pleurico Sn. (14 mm.). Adenopatia di 4 cm. in aorto-polmonare e di 3,3 cm. in ilare superiore Sn. Non altro di carattere attuale. Strie fibrotiche in bibasale. Ernia jatale. Non versamento pericardico. Gozzo nodulare parzialmente immerso Sn. Surreni bilateralmente ipertrofici”.
Dopo la visita l’oncologa, presa visione della documentazione clinica relativa a comorbilità (BPCO in O2 terapia dal 2005, eteroplasia prostatica trattata con radioterapia nel 2000 e in BAT da maggio 2014, artrite reumatoide), considerati i sintomi (tosse persistente, calo ponderale, astenia) ha ritenuto che non fosse candidato ad alcuna terapia antiblastica, indirizzandolo alle cure palliative domiciliari. Cosa può consigliarmi di fare?
Grazie.
RISPOSTA
Gentile signore,
non sono purtroppo nelle condizioni di darle dei consigli né di valutare la decisione del suo oncologo. Certamente, sono molte le situazioni in cui una terapia che controlli i sintomi è più efficace di una terapia causale. Potrei solo ipotizzare che, anche in presenza di controindicazioni ad un trattamento chemioterapico (e l’età è sicuramente la principale), è talvolta possibile sottoporre il paziente ad un breve trattamento radioterapico allo scopo di controllare i sintomi dovuti all’estensione locale del tumore. Questo però dipende da una serie di elementi clinici e tecnici, solitamente presi in completa considerazione dall’equipe curante
Con viva cordialità