DOMANDA
Le scrivo perché ho sentito parlare di Lei e forse è la persona più adatta.
Mio fratello ( ha compiuto cinquanta anni), 8 anni fa è stato operato al cervello per l’asportazione di un tumore ( Gangoglioma WHO II), successivamente è stato sottoposto a cicli di radioterapia.
Quest’anno ( il 1 agosto) ha subito un nuovo intervento ( recidiva) per un Oligodendroglioma III , a breve inizierà solo la chemioterapia ( Temodal) presso Ist. Mondini prof. Ceroni., considerato che dopo il primo intervento ha fatto la radioterapia mi ha sconsigliato di farr anche questa volta laa radioterapia
Ciò che mi ha lasciato perplesso è che il Neurochirurgo che lo ha operato, nonostante l’asportazione completa del tumore, non mi ha dato molte speranze; volevo pertanto conoscere un Suo parere sulla cura che sta facendo, ma soprattutto se ci sono cure alternative più efficaci e /o sperimentali.
Ho inviato un’altra lettera dello stesso tenore al prof. Antonio Iavarone della Columbia University il quale mi ha espresso dubbi in ordine alla sola chemioterapia atteso che è necessario sapere quanto è durata la prima volta e soprattutto se questa era mirata al tumore o a tutto il cervello in ogni caso mi dice il professore Iavarone di parlare con lei essendo il più esperto forse in italia
Ringraziandola per l’attenzione prestatami colgo l’occasione per porgere cordiali saluti
RISPOSTA
Mi scusi molto per il ritardo di questa risposta. Se la zona irradiata è la stessa in cui è stato rioperato credo che una re-irradiazione sia da evitare. Sono importanti in questi casi le informazioni “molecolari”, tre in particolare: mutazione IDH1; perdita di eterozigosi su 1p e 19q; metilazione del gene MGMT. Se sta assumendo temozolomide è poi necessario fare controlli RM ogni tre mesi, per vedere se la terapia sta ottenendo risultati (stabilizzazione o parziale diminuzione del tumore).