rapporto complicato

    DOMANDA

    Da alcuni mesi vivo un’amicizia speciale con una persona che mi piace molto. Non siamo ufficialmente una coppia ma ci stiamo frequentando parecchio. Lui è solo, non ha la famiglia vicina, non ha amici del cuore, solo buone conoscenze, non ha punti di riferimento e regole. Alcuni anni fa la sua ragazza lo ha lasciato dall’oggi al domani la vigilia di Natale, e per questo lui ci ha sofferto moltissimo. Vive alla giornata non facendo mai programmi per il futuro perché dice che tanto “in amore le cose non vanno mai come si crede”. Da un po’ di tempo si è avvicinato molto a me, ha iniziato ad aprirsi confidandomi cose personali che nessuno conosce. Tengo molto a questa storia ma la sua paura di amare, di fidarsi di qualcuno la sta condizionando parecchio. Ciò nonostante vivo il tutto senza fretta, ansie o drammi, continuando a fare la mia vita di sempre e soprattutto senza nessun tipo di pressione. Ultimamente ho notato che questa mia “autonomia” lo fa diventare un po’ insofferente. E’ più insicuro, geloso, permaloso. Se parlo con un suo amico un po’ più del solito me lo fa subito notare, se tardo a rispondere ad un suo messaggio o se lo faccio in maniera sbrigativa se la prende. In pratica se abbasso un po’ la soglia di interesse verso di lui va in paranoia ma invece che parlamene fa il sostenuto, il menefreghista, quello che “le donne chissenefrega”. Cosa si nasconde dietro a alla sua finta aggressività? Come devo comportarmi con lui senza trovarmi a fare la terapeuta? grazie

    RISPOSTA

    Gentile lettrice, prima di tuto mi complimento con lei per la chiarezza con cui espone la realtà relazionale che sta vivendo: la chiarezza è il primo e più importante passo per potersi poi muovere in una dirrezione costruttiva e protettiva per sè e l’altro.
    Lei si chiede, in primis e mi chiede, cosa si nasconde dieto questa finta aggressività. Fa benissimo a farsi questa domanda. Qui si tratta proprio di aggressività reale e non finta: attenzione|
    Lei non può, nè deve svolgere il lavoro di terapeuta. I motivi possono essere molteplici e le ipotesi, varie. Ma, giustamnte, non è questa la sede, nè si può imbastire un quadro di ipotesi su una persona di cui non si connosce la storia di vita per intero.
    E’ di certo una persona molto sofferente che cerca di colmare un vuoto, una mancanza, un bisogno di aspettative, adesso, proprio attraverso il rapporto con lei e questo è molto rischioso, soprattutto per lei perchè il suo risentimento e la sua neanche tanto velata ostilità, potrebbe trasformarsi in un tempo neanche molto lontano, in vero e proprio controllo aggressivo e minaccioso per la sua autonomia fisica e psicologica. Quindi molta cautela e attenzione| Mantenga i suoi spazi di autonomia, mantenga “fede” alla sua vita e cominci con gradualità e cautela a diradare gli incontri con quest’uomo. Usi prudenza ed eviti di lasciarsi “attrarre” dal fallace pensieo che: “se fa così vuol dire che mi ama,che sono proprio importante per lui e lo guarirò”!
    Auguri.

    Laura Bonanni

    Laura Bonanni

    ESPERTA IN PREVENZIONE DEL DISAGIO. Psicologa, psicoterapeuta, specialista in analisi transazionale. Dal 1999 al 2018 ha lavorato nel settore della selezione attitudinale presso il Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito di Foligno. Nata a Roma nel 1963, si è laureata in psicologia nel 1988 ed ha conseguito la specializzazione in analisi transazionale. È autrice […]
    Invia una domanda