Inversione di Formula

    DOMANDA

    Buonasera professore,
    le scrivo per avere un parere.

    Da quando ho memoria (almeno dal 2000, non sono riuscita a risalire agli esami precedenti) nella mia formula leucocitaria è presente un’inversione.

    Il valore totale dei leucociti è sempre nella norma, ma i neutrofili variano dal 32 al 38% (valore di riferimento 50-75%) ed i linfociti sono più alti ed oscillano dal 48 al 52% (v.d.r.20-40%).

    Solo in gravidanza (nel 2004) la formula si è normalizzata e, nato il bimbo, è tornata come prima.

    Io sto benissimo e mi capita molto raramente di avere anche un banale raffreddore.

    Ho chiesto parere a due o tre medici e mi hanno detto che, se il numero totale dei linfociti è normale e se sto bene, non devo preoccuparmi……ma, leggendo in Internet, non sono molto tranquilla!

    In passato ho avuto il papilloma virus (ma nel 2000 non potevo averlo ancora contratto), ma, a parte ciò, non ho mai avuto problemi.

    Secondo lei, posso stare tranquilla o sarebbe meglio indagare?

    La ringrazio in anticipo per la cortese risposta!

    Buona serata.

    Winter

    RISPOSTA

    L’inversione della formula può conseguire ad un incremento del numero dei linfociti o alla riduzione di quello dei granulociti neutrofili. In assenza di un incremento dei linfociti (come nel suo caso) esistono varie condizioni di neutropenia di tipo parafisiologico ad andamento variabile, che in alcune condizioni come la gravidanza possono rientrare (per il diverso assetto ormonale). Spesso sono condizioni immunologiche, che talora si associano alla presenza di anticorpi anti-granulociti neutrofili; talora sono invece associate alla presenza di una qualche autoimmunità o ad altre patologie autoimmuni, in assenza di una dimostrazione di anticorpi anti-neutrofili. Esistono poi forme, come potrebbe essere la sua, in cui la condizione di inversione della formula deve di fatto essere considerata fisiologica, ossia normale. Considerando la stabilità del quadro da almeno 12 anni, mi sento di tranquillizzarla totalmente.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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