Extrasistoli ed idoneità agonistica

    DOMANDA

    Buongiorno Egr. Dott. Lupo,
    sono una donna di 33 anni, 1,60 altezza per 51 kg di peso, madre di un figlio di 2 anni. Pratico da anni podismo amatoriale, correndo fino a 40-50 km la settimana e distanze fino a mezza maratona, 30 km. Da alcuni anni faccio la visita medico sportiva ed ho sempre ottenuto l’idoneità agonistica, mai riscontrati problemi. Negli ultimi mesi ho avvertito delle extrasistoli frequenti (mi era capitato in precedenza di avvertirne qualcuna, ma isolata), ho eseguito tutti i controlli del caso presso un cardiologo di provata esperienza (ECG base, holter 24h, ecocardio, emocromo, elettroliti, esami tiroide, ecc.). Mi sono stati riscontrati frequenti BEV (7500 in 24 ore), tutti monomorfi ed isolati, non precoci. Tutti gli altri accertamenti nella norma, nessun rilievo da segnalare nell’ecocardio. Il cardiologo mi ha rassicurato sulla benignità del fenomeno (forse rafforzato da ansia e stress) e non mi ha ristretto l’attività sportiva (pratico anche sci ed alpinismo a livello amatoriale). Mi ha prescritto un betabloccante per ridurre la percezione dei BEV. Le scrivo per chiederle se potrò ancora far richiesta ed ottenere l’idoneità per l’attività agonistica, che a dire il vero uso più per poter partecipare alle corse con gli amici podisti… Inoltre mi piacerebbe in futuro correre anche una maratona… La ringrazio per la disponibilità, cordiali saluti.

    Elisa

    RISPOSTA

    Perchè non si è rivolta direttamente al medico dello sport per avere le indicazioni idonee? Il cardiologo spesso dice, ma poi chi deve firmare il certificato è lo specialista in medicina dello sport. La valutazione di una aritmia si basa sulle sue caratteristiche: frequenza, tipologia, complessità … Il numero di extrasistoli ha poco significato se non rapportato con il momento in cui esse si presentano: durante l’attività sportiva sono sicuramente più problematiche di quando si presentano a riposo. Si devono valutare poi le possibili cause, quando in precedenza non si sono registrate: alterazioni degli elettroliti su base alimentare, situazioni di stress, eccesso di carico, alterazioni cardiache … Il mio consiglio è quello di rivolgersi al medico dello sport che, sulla base degli esami effettuati e della visita clinica, le potrà dare le indicazioni in merito al comportamento da seguire. Ricordi poi che i betabloccanti, anche se sono doping per sport diversi dall’atletica leggera, devono essere assunti con prescrizione dello specialista e chiara tipologia di esecuzione della terapia.