HER2 POSITIVO

    DOMANDA

    Buona sera Dott. Passalacqua, le scrivo per chiederle delucidazioni sul tumore her2 positivo.
    In sintesi il mio istologico dice che il mio tumore era G2, nessun linfonodo interessato, vascolarizzazione assente, multicentrico 6cm,er e Pgr 95%,ki-67 23%,c-erb2 intensa nel 60%.tutti gli esami Pet, rx torace, eco transvaginale, eco addome superiore sono negativi.
    terapia: 4 cicli di chemio AC, terapia ormonale per 5 anni e Herceptin per un anno.il mio oncologo mi ha assicurato che oggi sono guarita in quanto il tumore mi è stato completamente rimosso, quindi tutte le terapie prescritte sono a scopo preventivo. alla mia domanda se vedrò crescere i miei bimbi(ho 41 anni)mi è stato risposta che vedrò anche nascere i miei nipoti.ora però, alla luce di quello che ho letto su internet, prognosi nefaste e sopravvivenza a cinque anni con percentuali veramente basse, mi chiedo se sarà veramente così come il mio oncologo mi ha detto.
    vorrei sapere lei cosa pensa dei tumori her2 positivi, e che probabilità di guarigione si hanno dopo il trattamento con herceptin. mi chiedo anche, se il tumore mi è stato completamente rimosso,come fa questo HER2 a circolarmi ancora nel corpo?
    la ringrazio anticipatamente

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    provo a dare qualche risposta ai suoi dubbi legittimi.
    Le cellule dei tumori maligni si staccano dal tumore prima che questo venga asportato e vengono trasportati nel resto del nostro corpo formando talvolta delle metastasi. Queste ultime si vedono con gli esami disponibili (TAC, PET ecc) solo quando hanno raggiunto dimensioni di almeno 5-10 mm. Pertanto il fatto che ora non si vedano non vuol dire che non ci siano, perché potrebbero avere dimensioni piccole o addirittura essere formate da pochissime cellule. La terapia adiuvante che le hanno proposto ha proprio lo scopo di uccidere queste cellule prima che si rendano visibili. HER2 è una proteina che sta sulla superficie della cellula e funge da recettore a cui si lega un’altra proteina che lo attiva e questo legame spinge le cellule a crescere e moltiplicarsi. Her2 da solo non circola nel corpo, ma sono le cellule maligne che trasportano HER2 sulla loro superficie.
    Riguardo la prognosi della sua malattia, quello che si può dire in base alle caratteristiche che lei descrive, è una stima probabilistica del rischio di recidivare entro i prossimi 5 anni. Questo rischio alla fine di tutte le cure adiuvanti, si attesterà intorno al 15-20%, ossia lei ha circa 80-85 probabilità su cento di non avere recidive entro i prossimi 5 anni.
    Per arrivare a questo risultato, lei deve essere trattata, come le è stato consigliato, con chemioterapia + un farmaco contro c-erb2 (Herceptin) per un anno + terapia ormonale per almeno 5 anni. L’unica cosa che mi sento di consigliare in più, rispetto a quanto le ha consigliato il suo oncologo, è di usare anche un altro farmaco chemioterapico (oltre AC) ossia il taxolo oppure il taxotere. Ne riparli con il suo oncologo.
    Cordiali saluti
    Dr. Rodolfo Passalacqua

    Rodolfo Passalacqua

    Rodolfo Passalacqua

    ONCOLOGO MEDICO. Direttore del reparto di medicina e oncologia dell’ospedale di Cremona. Nato nel 1954 a Reggio Calabria, si è laureato in medicina all’Università di Messina nel 1979 per poi specializzarsi in oncologia all’Università di Parma nel 1984. È professore a contratto di oncologia presso l’Università di Parma.
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