intolleranza al lattosio

    DOMANDA

    Salve egregio dott. Schiavino,
    Sono la mamma di una ragazza di 21 anni che in seguito a breath test è risultata intollerante al lattosio, seppure con entità lieve (da base 20 picco massimo a 34 dopo 150 min dall’assunzione di lattosio).
    Tale test le è stato prescritto da gastroenterologo insieme a prove per celiachia (negative), al quale ci siamo rivolti poichè persisteva gonfiore addominale, meteorismo, crampi.
    Ora la mia domanda è:
    – bisogna attuare una dieta ferrea con totale assenza di lattosio?
    – essendo mia figlia studentessa universitaria di norma fuori casa per pranzo, se assume una anche minima percentuale di lattosio, cosa succede?
    – dovrebbe continuare ad assumere fermenti lattici (la prescrizione del gastroenterologo fu Enterolactis duo per due mesi circa)?
    – può regredire tale intolleranza?
    Grazie se vorrà rispondermi.
    Patrizia

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    l’intolleranza al lattosio non è l’allergia alle proteine del latte; per cui piccole quantità di latte e derivati in genere non creano problemi; nella parte iniziale della dieta è bene essere rigorosi ma successivamente si potrà fare qualche deroga: ogni intollerante al lattosio ha la sua soglia di tolleranza per il latte ed i vari formaggi, che si potranno riaggiungere in piccole quantità successivamente.
    Tali intolleranza può regredire se è conseguenza di un fatto infettivo acuto a carico dell’apparato gastroenterico.
    Cordiali saluti
    Prof. D. Schiavino

    Domenico Schiavino

    Domenico Schiavino

    Docente di allergologia e immunologia clinica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Roma, e responsabile del servizio di allergologia al Policlinico Gemelli. Nato a Foggia nel 1948, si è laureato in medicina alla Cattolica e ha tre specializzazioni: oncologia (1975), medicina interna (1978) e allergologia (1981).
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