DOMANDA
Gent.mo dottore,
sono una donna di 49 anni e da quando ne avevo circa 30 soffro di sensazioni che i medici dicono essere somatizzazioni. Come se mi tirassero dei nervi nella zona dal perineo alla scapola specialmente sul lato dx. Queste sensazioni sono più intense con il variare del meteo e degli ormoni. Ora che mi sto avvicinando alla menopausa sono fastidiosissime, a volte addirittura mi svegliano: è come se qualcosa non riuscisse a salire. Sono iniziate in concomitanza con un periodo di forte stress dovuto al fatto che non riuscivo ad avere figli. Sono stata curata per sindrome ansiosodepressiva con vari farmaci che mal sopportavo e che comunque non mi hanno mai aiutato per quanto riguarda il sintomo che le ho descritto. Dopo 10 anni di fecondazioni assistite siamo riusciti ad avere una splendida bambina che oggi ha 8 anni. Le cose in generale vanno bene, sono serena ma questi disturbi mi perseguitano ancora specialmente ora che il climaterio mi rende più nervosa L’ultimo farmaco che ho usato è stato il cipralex che mi ha dato dei risultati sul nervosismo ma non su questi sintomi. Poiché a volte non so che pesci prendere assumo qualche goccia di cipralex ma poi dopo una decina di giorni mi stufo. L’ho già fatto 5 o 6 volte. Vorrei sapere se iniziare e interrompere un farmaco del genere può danneggiarmi e secondo lei cosa posso fare per risolvere questo problema. A volte sospetto che la laparoscopia diagnostica mi abbia danneggiato qualche nervo. Cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile signora,
la prima cosa da dirle è che farmaci come il cipralex non vanno presi al bisogno: interrompere o iniziare un trattamento farmacologico va fatto sempre dietro suggerimento e controllo di un medico, mai da soli. Per il suo disturbo, lei parla di “medici che dicono essere somatizzazioni”; ne deduco che lei abbia fatto tutti i controlli del caso per stabilire che non vi sia un problema funzionale; credo infatti che i colleghi psichiatri abbiano valutato bene il suo problema. Forse potrebbe utilmente chiedere un consulto ad uno psicoterapeuta, rivolgendosi ad uno dei centri convenzionati col sistema sanitario nazionale (università, ospedali, Asl).
Cordiali saluti