DOMANDA
ho 20 anni, e sono repressa. Quando conosco una persona credo sempre che io non debba fare domande, scherzare, come se io non fossi all’altezza. Questo pensiero ormai ha abituato la mia mente e sono stufa. Conosco gente, prendo confidenza inizialmente, ma poi non vado oltre, anzi regredisco: perchè io non sono abbastanza. Secondo lei qual è il mio problema? Dovrei iniziare una cura per cominciare finalmente a vivere? La prego mi aiuti!
RISPOSTA
Quando devi prendere una decisione importante ti chiedi più e più volte se stai facendo la cosa giusta? Se qualcuno non accetta le tue idee provi risentimento e inquietudine? Questi sintetici quesiti, indicano l’ “autopercezione”. Tu esprimi la “percezione” che hai di te nelle affermazioni scritte nel testo che mi hai inviato. Affermi infatti “perchè io non sono abbastanza” e “se io non fossi all’altezza”. Le tue relazioni vengono certamente appesantite e ingrigite da questo “dialogo critico interno negativo”, oscurato da una caratteristica “pesante” che potremmo definire perfezionismo. Tutti un po’ ne soffriamo ma per te è in eccesso come se di fronte ad un immaginario specchio ti ridefinissi sempre “fallimentare”. Ne deriva ansia stress e “ritiro” dalle relazioni che sono causa di confronto e perciò difficili da sostenere. Il perfezionismo si lega all’autostima che nel tuo caso sembra associata a mancanza d’individualità e di appartenenza. Questo è il focus sul quale “lavorare” avvalendoti di un percorso terapeutico. Buona fortuna.
