DOMANDA
Buongiorno Professore,la ringrazio innanzitutto per la suo risposta repentina sul carcinoma titoideo con metastasi linfonodali. A causa di questa patologia avendo gia’ subito l’intervento di tiroidectomia totale piu’ linfadenectomia del compartimento centrale e latero cervicale,dovro’ sottopormi a terapia radiometabolica nei prossimi mesi. Vorrei sapere: c’e’ il rischio che nel periodo tra l’intervento chirurgico e la terapia radiometabolica eventuali metastasi sfuggite durante l’operazione possano invadere altri organi? Ci sono persone su cui la terapia radiometabolica non ha efficacia perche’ non sono ricettive al tipo di trattamento? Quali cure alternative ci sarebbero eventualmente? Quali sono i controlli da effettuare negli anni successivi e con quale probabilita’e’ possibile ritrovare cellule tumorali nell’organismo? C’e’ la speranza di liberarsi definitivamente della malattia? La ringrazio anticipatamente e le porgo i miei piu’ cordiali saluti. 10/12/2012
RISPOSTA
La terapia radiometabolica (RRA, radio remnant ablation) nel carcinoma differenziato della tiroide, abitualmente carcinoma papillifero, ha una altissima probabilitá di successo consentendo di prevenire le metastasi o di “bruciare” eventuali metastasi presenti. I controlli nel tempo vanno pianificati in ambiente specialistico e prevedono la valutazione dell’adeguatezza della posologia della terapia con tiroxina ed il periodico controllo ecografico del collo nonchè il dosaggio della tireoglobulina (e degli anticorpii anti-tireoglobulina) in corso di terapia tiroxinica e sotto stimolazione con rTsh (Thyrogen).