Frattura tibia e perone

    DOMANDA

    Gentile dott.Pozzolini, le scrivo per sottoporle una questione assai complicata.
    In seguito ad una frattura accidentale di tibia e perone è stato eseguito un intervento che però ha dato come risultato una zoppia, dolore e forti bruciori.Successivamente si è fatto il tentativo di inserire un perno all’altezza del callo osseo perchè ritenuto insufficiente,ma, durante l’intervento,ci si è resi conto che il perno non occorreva. Posto che è stato detto che alla zoppia non c’è soluzione (apparte l’uso di un adeguato plantare) le chiedo se tutto ciò rappresenta un iter nella norma e sopprattutto se il secondo intervento (quello del perno) si poteva evitare consultando semplicemente una radiografia o al massimo una scintigrafia. Grazie infinite per l’eventuale risposta

    RISPOSTA

    Purtroppo in assenza di radiografia e in assenza di una miglior specifica di cosa intenda per perno (sarebbe meglio fare riferimento alla descrizione dell’intervento che dovrebbe apparire nella cartella clinica di cui per legge lei dovrebbe disporre)mi e impossibile esprimere un parere e dare un consiglio utile.Per poterla aiutare avrei bisogno di quanto le ho segnalato.Cordialmente Dott.Marco Pozzolini

    Marco Pozzolini

    Marco Pozzolini

    SPECIALISTA IN CHIRURGIA DEGLI ARTI INFERIORI. Coordinatore del servizio di diagnostica e chirurgia del piede al Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano e ortopedico di Humanitas San Pio X di Milano. Nato a Milano nel 1946, è laureato in medicina e specializzato in ortopedia. È esperto in interventi di protesi per l’anca, nella ricostruzione di […]
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