DOMANDA
Gent.mo Dott.
da un mese a questa parte ho un problema con la mia piccola di 17 mesi. Già da piccolina piangeva alla vista del nonno paterno e di alcune persone ma da un mese a questa parte è una cosa impossibile all’aria aperta non ho probelemi (al parco giochi o per strada) ma appena entro in un qualsiasi negozio si dispera, compreso avvicinarsi all’abitazione dei nonni parterni, mentre le altre abitazioni che conosce (nonni materni, bisnonna, posta etc) non piange. Non riesco nemmeno ad andare in pasticceria o in farmacia mentre nel ipermercato del paese ci viene tranquilla poi però se le si avvicina una persona che non le piace piange disperata. Mi sento in colpa non so cosa ho sbagliato. E’ vero che nel primo anno l’ho tenuta abbastanza protetta frequentava i soliti posti per negozi ci andavo poco e i suoceri li vede pochissimo. Non vorrei sia stato causato dall’ultima visita del pediatra che me l’ha fatta piangere disperata la teneva stretta dicendo a noi genitori di stare fermi. Chiedo aiuto quanto prima Grazie Elena
RISPOSTA
Gentilissima,
prima di tutto mi scuso per risponderle solo oggi (23 settembre 2011) invece del 21, quando mi ha chiesto il consulto: ero a un Congresso importante (AIP, Associazione Italiana di Psicologia, il punto di riferimento per tutti gli psicologi accademici, Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, a Genova).
Vengo ora a quello che scrive.
La prima cosa che sento di dirle, d’impulso dopo aver letto quello che scrive, è calma, si tranquillizzi. E’ tutto a posto. Non sono successe tragedie.
Sua figlia piange. Soprattutto in certe circostanze e/o in presenza di determinate persone, particolarmente estranei in ambienti ‘chiusi’.
Sua figlia ha 17 mesi.
Gli umani, particolarmente agli inizi della vita, come a 17 mesi sua figlia, attraversano fasi che potremmo definire “nevrotiche” proprio dovute alla crescita. Stimoli che, secondo noi adulti, sono considerati ‘assolutamente’ normali, per i bambini possono essere fonti anche di angoscia spiccata (urla, pianti, ecc.).
Questo è dunque nella ‘norma’, nel senso che la popolazione di bambini di quella età hanno una serie di caratteristiche (immaturità del sistema nervoso centrale e periferico, integrazione delle varie strutture e funzioni del cervello, ecc.) che determinano stati emotivi affettivi angoscianti. Quando diventiamo adulti ci dimentichiamo di tutte le paure che abbiamo avuto quando eravamo bambini. Ma i bambini LE VIVONO.
Stia dunque serena e tranquilla, cerchi di comportarsi nel modo più naturale. Senza apprensioni eccessive (il pediatra che potrebbe aver determinato le paure di sua figlia, ecc.). Vedrà che con il crescere, soprattutto quando inizierà a frequentare la scuola dell’infanzia, sua figlia si tranquillizzerà sempre di più. Tutti i miei più sinceri auguri per la sua vita e quella della sua ‘bellissima’ bambina di 17 mesi, Luigi Aprile