DOMANDA
Buon pomeriggio Dott Finelli,
sono una signora di 50 anni alta 1.68 e peso ahime la bellezza di 98 kg.
Ho provato a fare sia diete fai da te che diete di dietologi ma diminuivano le pliche mail peso poco ,molto poco e questo bastava sistematicamente a demoralizzarmi e smettere. Ho attacchi di fame nervosa, ci sono momenti che ingurgiterei di tutto in particolarmodo la voglia ossessiva di dolci, cioccolata, barrette e nutella.
faccio lavoro sedentrario e la mia pausa di 1 ora la faccio seduta sulla scrivania strafogando di tutto e in maniera veloce visto che mangio e rispondo al telefono perchè in realta’ nn posso smettere di lavorare. ho lo stomaco gonfio e a volte ho dolore alla bocca dello stomaco. non so che fare avrei bisogno davvero di qualcuno, mi sento pesante e qaundo faccio le scale mi sembro una vecchia di 90, o forse la novantenne è piu’ agile di me.
la prego mi dia una mano
grazie
RISPOSTA
Gentilissima Signora,
esiste una stretta correlazione tra cibo e umore. Spesso il cibo è solo un rifugio, un mezzo per trovare supporto e conforto nelle situazioni di stress, ansia, rabbia, malinconia, noia, stanchezza o fragilità emotiva.
Purtroppo i cosiddetti “cibi consolatori” sono spesso anche quelli meno sani e notoriamente più calorici, in genere ricchi di zuccheri e/o grassi (patatine, dolcetti, cioccolatini, ecc), come si verifica anche a Lei, e pertanto portenzialmente in grado di compromettere una dieta e, nei casi più gravi, di condurre a condizioni di sovrappeso od obesità.
Qualunque sia l’emozione negativa che scatena un attacco di fame nervosa o compulsiva, il risultato finale è sempre lo stesso. Una volta svanito l’effetto confortante del cibo, l’emozione negativa ritorna, spesso aggravata dal senso di colpa di non aver saputo controllare l’attacco e di aver ceduto all’impulso irrefrenabile di mangiare. Si instaura così, inevitabilmente, un circolo vizioso tra emozioni, cibo, senso di colpa e di nuovo cibo, con ripercussioni negative non solo sulla salute fisica, ma anche su quella mentale ed emotiva.
Fortunatamente gli attacchi di fame nervosa possono essere controllati, spesso anche sconfitti definitivamente. Ma come? Il percorso non è facile. E’ necessario quindi munirsi di grande forza di volontà e, ogni volta che si cede alla tentazione, ricominciare da capo, senza incolparsi o sentirsi falliti.
Tre sono gli “step” fondamentali da intraprendere per sconfiggere definitivamente la fame nervosa.
1) In primo luogo è indispensabile trovare rimedi alternativi al cibo per controllare le emozioni. Ad esempio, se l’attacco di fame è scatenato dallo stress o dall’ansia, possono essere di beneficio alcune attività anti-stress, come, semplicemente, un po’ di attività sportiva.
Analogamente, se l’attacco è causato dalla noia, può essere utile cercare un po’ di distrazione facendo una passeggiata, ascoltando della musica, leggendo un libro, guardando un film o facendo una telefonata ad un amico/a.
Infine, in caso di stanchezza cronica, è sicuramente più utile (e salutare) concedersi un po’ di riposo, piuttosto che cercare di darsi una sferzata di energia con un supercalorico snack.
2) In secondo luogo, è importante diventare consapevoli di ciò che si mangia, di quanto si mangia, di quando, come e perchè si mangia.
A tal fine, tenere un “diario del cibo” rappresenta un’ottima soluzione che, a lungo andare, si potrà anche rivelare uno strumento utile per cambiare le proprie abitudini alimentari, nonchè per riconoscere e fronteggiare più facilmente i problemi emotivi.
3) Il terzo ed ultimo passo consiste nel rompere l’insano circolo vizioso tra cibo e senso di colpa. Non è un passo facile, ma non è neanche impossibile. Per raggiungere questo scopo, è indispensabile imparare a riconoscere esattamente la differenza tra “fame vera” e “fame nervosa o compulsiva”.
Ad esempio, se la sensazione di fame si manifesta poche ore dopo un pasto, allora è molto probabile che non si tratti di fame vera, ma piuttosto di un attacco di fame compulsiva. In questo caso è sufficiente resistere pochi minuti e lasciare che la sensazione svanisca da sé.
Spero di essere stato esaudiente e per qualsiasi ulteriore chiarimento può sempre contattarci.
Distinti saluti,
Carmine Finelli