Chirurgia refrattiva e scarsa lacrimazione

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    mi chiamo Paolo, faccio l’avvocato, ho 37 anni ed una miopia di -5,25 da entrambi gli occhi oltre ad un leggero astigmatismo (-0,75.
    Ormai da tempo soffro di scarsa lacrimazione che mi ha progressivamente condotto a ridurre drasticamente l’utlizzo delle lac (in ogni caso non ne ho mai abusato avendole utilizzatte solo nei fine settimana o per attività sportiva. Attualmente le posso portare solo 1-2 ore max. Sebbene i commenti dei miei conoscenti e amici sono tendenzialmente positivi (tranne un paio di parenti che hanno eseguito l’operazione 10 – 15 anni or sono), la mia professione (sono legale di un’ASL) e la circostanza che molti oculisti portino gli occhiali (senza offesa) mi rende molto titubante. Venendo al nodo cruciale del mio consulto: alla luce degli ultimi sviluppi tecnologici è possibile eseguire l’intervento refrattivo anche con una scarsa lacrimazione? Quali sono i maggiori rischi?
    La ringrazio anticipatamente e la saluto con la massima cordialità
    Paolo

    RISPOSTA

    Non è possibile darle una risposta per mail. In generale la lacrimazione potrebbe seere ridotta per l’applicazione di LAC ma ancora sufficiente per la chirurgia refrattiva. In altri casi la sospensione dalle LAC è in grado di mifgliorare la lacrimazione e consentire una chirurgia.
    Per gli aspetti personali: io avrei desiderato eseguire la chirurgia refrattiva ma non sono idoneo come accade al 30% circa dei candidati.

    Paolo Vinciguerra

    Paolo Vinciguerra

    CHIRURGIA REFRATTIVA. Responsabile dell’unità di oculistica all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano). Nato a Milano nel 1953, si è laureato in medicina e chirurgia all’università degli Studi del capoluogo lombardo, dove si è anche specializzato in oftalmologia. Pioniere nell’uso del laser a eccimeri per la correzione della miopia, ha sviluppato strumenti e metodiche per la […]
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