Tachicardie Ventricolati

    DOMANDA

    Salve Professore, sono un cardiopatico di Pescara (F:E 30% e buon compenso clinico )e sono stato seguito dal vostro Polo Cardiologico dal 1994 al 2010. Nel 2007 mi avete impiantato un ICD biventricolare in profilassi primaria. Mai avuto problemi o sintomi. Dal 2010 vista la stabilità del quadro clinico ho eseguito i controlli periodi all’ ospedale di Chieti . Nel 2012 dai report dell ICD apparivano diversi episodi di Tachicardie ventricolari risolti in ATP ed il cardiologo mi ha fatto assumere amiodarone .Ho controllato trimestralmente i valori della tiroide che sono sempre stati nella norma. Ad ottobre visto che avevo particolari malesseri ho ripetuto le analisi ed il referto è stato impressionante FT4 : 115,20 FT3 : 18,68 TSH: 0,001. L endocrinologo mi ha sospeso l’ amiodarone e mi sta curando con tapazole e deltacortene da 25 mg.ma dopo un mese su consiglio del medico di famiglia avevo gradatamente ridotto l’ assunsione del deltacortene.Ho avvertito delle tachicardie ed il mio defibrillatore è intervenuto con una scarica 2 volte il 30/11/2014 ed il 04 /12 I medici mi hanno diagnosticato TVS apprpriati interventi in corso di tireotossicosi da amiodarone . .Mi hanno sostituito carvedilolo che assumevo da anni (25mg 1+ 1/2 mat e 25mg 1 + 1/2 sera) con Bisoprololo 10mg 1cp al mattino ritenendolo più adatto. Condivide la terapia ? la tiroide può avermi fatto questo effetto ?Sono un po preocupato ad anno nuovo appena possibile tornerò da voi per una ravisione. Grazie e saluto

    RISPOSTA

    Tralascio i riferimenti specifici alla vicenda.
    L’ipertiroisdismo può essere causa di aritmie. Peraltro lei ha cominciato ad assumere amiodarone per interventi del defibrillatore su aritmie maggiori insorte nel 2012, a circa 5 aa dall’impianto, quindi la sua malattia sembra essere entrata in una fase di instabilità elettrica che è conseguenza dell’evoluzione. Credo che oltre ad assumere la terapia consigliata ed a controllare la tiroide, a 20 aa dall’esordio, sia opportuna una rivalutazione globale sullo stato evolutivo della malattia. Cordialità.

    Gianfranco Sinagra

    Gianfranco Sinagra

    Professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste. Nato a Palermo nel 1964, si è laureato all’Università degli Studi di Palermo e si è specializzato in cardiologia all’Università degli Studi di Trieste. Dirige la struttura complessa di cardiologia, il dipartimento cardiovascolare e la scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti […]
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