effetti a lungo termine

    DOMANDA

    Salve, sono una studentessa di 21 anni generalmente attenta all’alimentazione. Da anni cerco di promuovere una sana alimentazione in famiglia, ma sono solo riuscita ad eliminare l’uso dello zucchero e dei biscotti.
    Le scrivo perchè sono preoccupata per mio padre: mentre la colazione è ‘standard’ (cappuccino e fette biscottate con miele o marmellata), a pranzo mangia circa 120g di pasta con sughi molto elaborati, spesso ragù con abbondantissimo olio, come secondo molto spesso le uova (più di 3 volte a settimana) e raramente verdure; in caso insalata con molto olio e sale. Non ci sono merende. La cena prevede verdure, sempre ultracondite, e carne quasi sempre rossa, come bistecche o cacciagione. Quello che mi preoccupa è soprattutto l’uso smodato dell’olio (extravergine di oliva).
    E’ molto attivo,sia per lavoro che per ‘sport’ in quanto è cacciatore, ma non so quanto possa ‘compensare’. Ha 52 anni, non si ammala quasi mai e praticamente non ha nemmeno ancora i capelli bianchi!
    Mi chiedo se il suo stile di vita molto attivo basti a compensare tutto quello che introduce o se comunque, a lungo termine, possa andare incontro a qualche patologia. La ringrazio per la disponibilità.
    Clarissa

    RISPOSTA

    Gentile lettrice, da quello che mi scrive, l’alimentazione di suo padre appare un po’ troppo ricca in grassi e calorie. Probabilmente, grazie al bonus dell’età e all’attività fisica, non presenta alterazioni del tipo iperglicemia, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipertensione e/o sovrappeso. Purtroppo, però, continuare questo stile alimentare con il tempo può far manifestare i su citati fattori di rischio cardiovascolare. Tra l’altro, una simile alimentazione, comporta anche un aumento del rischio di alcuni tipi di tumore, come quelli dello stomaco, del colon e del pancreas. E’ giusto invertire la rotta, iniziando a limitare l’uso del sale e dell’olio extravergine di oliva che, pur rappresentandoil miglior condimento possibile, è anche l’alimento più calorico in assoluto. Inoltre, lo spinga a togliere il grasso visibile ai cibi carnei che consuma (oltre, chiaramente, ad alternare con carni bianche, pesce e legumi). Frutta e verdura (ribadisco, poco condita), rappresentano una fondamentale fonte di vitamine e sali minerali, per cui non possono mancare. Insista nel promuovere il cambiamento (complimenti e grazie per quello che fa) e non solo a casa, ma anche negli ambiti che frequenta e vedrà che, prima o poi, otterrà il giusto risultato. Cordiali saluti.

    Roberto Volpe

    Roberto Volpe

    Ricercatore al Servizio di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Specializzato in malattie del fegato e del metabolismo all’Università di Roma e dottore di ricerca in aterosclerosi all’Università di Siena, è autore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche, prevalentemente su argomenti di epidemiologia cardiovascolare e di terapia dietetica e farmacologica delle malattie del […]
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