DOMANDA
Ho letto molte notizie allarmanti sull’acrilamide che sembra essere presente in tutti i prodotti cotti ad alte temperature.
Allora è presente in tutti i prodotti da forno, dai biscotti ai crecker, merendine, grissini, fette biscottate, prodotti panati e fritti in padella…Io e la mia famiglia facciamo molto uso di tutti questi cibi, che credevo piuttosto sani.
Che conseguenze può avere un’alimentazione molto ricca di questi prodotti?
Come è possibile limitare i rischi?
Grazie
RISPOSTA
Gentile amica,
per comodità articolo la risposta per punti.
1. L’acrilamide è un composto chimico che si forma nei prodotti alimentari amilacei durante la cottura a temperature elevate, come la frittura, la cottura al forno e alla griglia.
2. E’ un composto che è CERTAMENTE genotossico e cancerogeno nei RATTI, ma è considerato come PROBABILE carcinogeno per l’UOMO. In tal senso non vi sono ancora certezze e la situazione è costantemente monitorata dall’EFSA
3. Patate fritte (industriali ma anche e soprattutto da cottura domestica), biscotti e pane in cassetta sono gli alimenti in cui l’acrilamide è particolarmente presente e sono stati identificati come i principali responsabili dell’esposizione negli adolescenti e nei bambini.
3. In attesa di maggiori certezze tossicologiche non rimane altra strategia che ridurre le quantità e la frequenza di consumo degli alimenti da lei stessa elencati. Quest’ultima, a prescindere dall’acrilamide, è comunque buona norma (vedasi fritture).
4. L’attenzione deve essere maggiore nei fumatori: l’acrilamide si assume infatti anche dal fumo di sigaretta
Saluti, Fabio Galvano