terapia adiuvante o no??

    DOMANDA

    Buona giornata dott.Boni
    Vorrei ancora una volta approfittare della sua disponibilità e della sua chiarezza.
    Ritirato l’esito della TAC (non segnalava niente di cui preoccuparsi) abbiamo consultato l’oncologo, che dopo una serie di consultazioni (computer, ha ritelefonato al chirurgo) e manifestando una certa indecisione, ha concluso, con un’espressione dialettale: “se si trattasse di mia madre io non le farei fare alcuna terapia” , e così rassicurati siamo ritornati a casa.
    Ma le nostre menti hanno cominciato a rielaborare.. Mia madre “dall’alto della sua 2°elementare” l’unica cosa che ha capito è che probabilmente entro 5 anni le può ritornare un tumore e visto che ha 73 anni non conviene fare alcuna terapie (nella sua mente sono ancora vivi i ricordi degli ultimi 2 mesi vissuti accanto a mia nonna, al suo letto d’ospedale ).
    Io invece credo di aver capito che visto quel tipo di tumore, un T=3 e N=0, esiste un 20% di possibilità che nei prossimi cinque anni si riformi un tumore e se si facesse una terapia adiuvante ci potrebbe essere una riduzione del 5%, ma anche questo non è scientificamente provato, ad oggi non si è scoperto niente per meglio valutare questa circostanza. Mi ha colpito la sua iniziale indecisione, l’affermare che questa era una circostanza dove la decisione, se fare o no una terapia, doveva essere presa in collaborazione col paziente, ma noi non avevamo gli elementi per valutare, e così dopo aver più volte consultato il computer e telefonicament

    RISPOSTA

    Buongiorno, quello che scrive è corretto, T3N0 sono le forme intermedie che possono e non possono fare la chemioterapia. é molto probabile che la mamma sia guarita già così con il solo intervento. Il rischio di recideva c’è ma c’è anche per un T1 N0 e c’è anche se fa la chemio che ha ovviamente i suoi effetti collaterali.
    I casi in cui si fa’ sicuramente la chemio sono gli N1-N3 e T4 N0 o N1-2 i T3 N0 non abbiamo risposte chiare, è da valutare in considerazione alle condizioni generali della pz, età e consideranto gli effetti collaterali della chemio
    LB

    Luigi Boni

    Luigi Boni

    TUMORI DELL’APPARATO DIGERENTE. Professore associato di chirurgia generale all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Nato a Cremona nel 1971, si è laureato all’Università di Pavia e si è specializzato in chirurgia generale con indirizzo oncologico all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. È dirigente medico presso l’unità di chirurgia generale dell’ospedale di Circolo a Varese e […]
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