neuroma da amputazione post parotidectomia

    DOMANDA

    Buongiorno dottore, sono una donna di 47 anni e sono stata operata di parotidectomia sx circa due anni fa (per oncocitoma parotideo confermato da esame istologico). Trattandosi di formazione tumorale benigna non ho effettuato alcuna terapia post operatoria. Ho dovuto solo sottopormi a tre mesi circa di terapia riabilitativa del nervo facciale che inevitabilmente, per il tipo di intervento, mi aveva causato una leggera paresi all’angolo sinistro del labbro inferiore. Il risultato è stato perfetto. Anche il taglio (così detto ad S) ad oggi è invisibile. I controlli ecografici danno sempre esito negativo. Ho solo il lobo sinistro dell’orecchio parzialmente sensibile con una sensazione di “bruciore” quando provo a fare pressione su di esso (e di questo ero stata avvertita prima dell’intervento). Il problema che invece è andato paradossalmente peggiorando e per il quale Le scrivo, è una serie di sensazioni dolorose insorte da qualche mese, in tutta la zona della ferita: non so se riuscirò a ben esprimere ciò che avverto: é come se io avvertissi la mia parte sinistra del viso “diversa” dalla destra, come se mi tirasse, inoltre, in un punto specifico lungo la cicatrice, sento un dolore molto intenso solo se provo a “pizzicare” il tessuto….diciamo che è un forte fastidio, come avere una mano sempre poggiata sul viso che mi crea una fastidio snervante (in una zona che non procura nessuna sensazione normalmente, come appunto al mio lato destro). Mi si irradia anche nella zona auricolare ed ho notato che peggiora con sollecitazioni come parlare, gridare o con l’afflusso di sangue (tra l’altro soffro di cervicale e la zona sinistra del collo è più dolente rispetto alla destra). Sto benissimo quando dormo e al risveglio. La sera, con la stanchezza,peggio. Il mio chirurgo lo ha definito “neuroma da amputazione” spiegando che esso si presenta per il taglio inevitabile subito da terminazioni nervose presenti nell’area parotidea. Volevo saperne di più e soprattutto capire se ci sia qualcosa da fare oppure farmaci da assumere per migliorare questa specie di “dolore”, non insopportabile, ma fortemente irritante. La ringrazio anticipatamente e La saluto. Nady

    RISPOSTA

    Buongiorno signora Nadyil termine “neuroma” per quanto faccia pensare ad un tumore indica nella realtà la formazione di fibre nervose in crescita nella zona di una lesione. Si tratta di un processo naturale per recuperare l’interruzione anche incompleta del nervo. Per un certo periodo di tempo, che varia anche in base alle caratteristiche genetiche individuali e nella media dura circa tre anni, i terminali nervosi in crescita sono anche ricchi di punti particolarmente eccitabili. Questo fenomeno è responsabile di sensazioni anche senza essere stimolati, oppure in risposta a stimoli molto leggeri, anche distanti dalla parte dell’intervento chirurgico. Il disturbo compare in ritardo rispetto all’intervento perché nella fase immediatamente successiva a questo il nervo non è funzionante e poi lentamente comincia a riprendersi. Il nervo facciale non trasmette sensibilità dalla pelle della guancia o dall’interno della bocca, ma trasmette invece sensazioni originate dalla parte interna del padiglione dell’orecchio, dai muscoli della guancia e anche dalla ghiandola operata che lei ora avverte e descrive molto bene. In attesa della abituale risoluzione naturale del fenomeno può curarsi con farmaci antiepilettici utilizzati per trattare i dolori neuropatici. Sono farmaci che riducono la eccitabilità dei nervi in ricrescita. Cordiali saluti e complimenti per la descrizione molto accurata.

    Paolo Marchettini

    Paolo Marchettini

    NEUROLOGO. Coordinatore dell’area di medicina del dolore del reparto di neurologia dell’ospedale San Raffaele di Milano e direttore del Centro di medicina del dolore del Centro diagnostico di Milano. Professore di fisiopatologia e terapia del dolore all’Università Vita e Salute – San Raffaele di Milano e alla scuola universitaria professionale del Canton Ticino, Manno (Lugano) […]
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