risposta alla 1°

    DOMANDA

    Sono in cura presso il buccheri la Ferla di Palermo sto seguendo la terapia della mano e dopo 2 mesi abbondanti risultati nulla. manca la sensibilità, mobilità quasi zero. ho la netta sensazione che nessuno abbia il coraggio di dirmi chiaramente cosa ne sarà di questa mano. il terapista ha richiesto una RM delle dita, che ho fatto e nel referto ho visto un papello lunghissimo l’unica cosa che ho capito leggendo è che i tendini flessori hanno dei problemi tanto che hanno consigliato al fisiatra di fami fare un’ecografia x vedere meglio. loro insistono nel dire che la terapia darà i suoi frutti ma io sono molto sfiduciato + il tempo passa + le dita si irrigidiscono e fanno male. Ad una prova con le semisfere + grandi non riesco a tenerle in mano non c’e la presa. Un amico a parlato di me al dott. Tr***li (Chirg. della mano) di Palermo e guardando le foto(4° dito con polpastrello a martello)gli ha suggerito un osteotomia correttiva con artrodesi definitiva in flessione con angolo de 30° x evitare l’amputazione. in cosa consiste l’intervento. Se c’è modo le potrei mandare documentazione x avere ulteriori chiarimenti e forse la verità sulla fine di questa mia odissea? grazie

    RISPOSTA

    Mi scusi, ma è troppo vago il riferimento al problema della sua mano, così come il tipo di riabilitazione che sta seguendo. Posso però dirle che solo l’ Esercizio Terapeutico Conoscitivo (conosciuto come Metodo Perfetti) prevede un intervento specifico per la rieducazione dei problemi della mano. Potrebbe anche darsi che per la sua situazione sia necessario ricorrere all’intervento chirurgico, ma in ogni caso chieda di essere trattato da un Fisioterapista esperto in questo Metodo. Se lei vive a Palermo, troverà la persona giusta

    Laura Genco

    Laura Genco

    Fisioterapista presso il centro di riabilitazione della Fondazione Auxilium di Trapani. Nata a Erice (Trapani) nel 1961, è laureata in fisioterapia e in scienze riabilitative. Si occupa prevalentemente di soggetti neurolesi in seguito ad ictus, traumi, patologie neurodegenerative, di bambini con paralisi cerebrale infantile, mielomeningocele, distrofia muscolare, e di donne operate al seno.
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