DOMANDA
Gent.mo
Prof. Campanelli
Mio marito ha un’ernia ombelicale, comparsa circa due anni fa; ha effettuato i controlli all’ospedale civile di Cagliari dove gli è stato detto che senza una perdita di peso ponderale non avrebbero effettuato l’intervento. Mio marito il cui peso si aggira sui 140 kg. si era messo di impegno perdendo in poco tempo dieci chili, ma poi ha mollato recuperandoli in ancor meno tempo. Ora dopo due anni l’ernia è sempre più voluminosa, diametro circa dieci centimetri e lui non riesce a mettersi a dieta. Premetto che fa un lavoro sedentario e sta cercando di evitare gli sforzi. Io Le chiedo: secondo lei è assolutamente impossibile effettuare l’intervento e quindi rassegnarci o si potrebbe fare qualcosa? Mio marito si sente molto a disagio e anch’io. Confido nella sua risposta e la ringrazio infinitamente.
RISPOSTA
Gentile Signora,
Effettivamente sarebbe stato meglio provvedere ad un dimagramento, e o ad un programma di intervento chirurgico per la perdita di peso.
Se tutto cio’ non e’ fattibile per sua scelta, si puo’ sempre intervenire per l’ernia ombelicale , soprattutto se peggiorata e sintomatica, ma consapevoli che nelle condizioni di suo marito, il rischio operatorio e di complicanze e’ estremamente piu’ elevato, cosi ‘ come quellodi recidive.
In definitiva, se vuole , e se non e’ nell’ ottica di un programma chirurgico di intervento bariatrico, si puo’ operare, con tecnica adeguata ed in mani esperte, alle condizioni dette.
Mi faccia sapere nel caso volesse ilnostro aiuto.
Cordiali saluti
Prof. Campanelli