DOMANDA
Egr. Dottore, sono una donna di 34 anni. Un paio di mesi fa ho subito un intervento di tiroidectomia totale ed ho iniziato la terapia ormonale sostitutiva con Eutirox. Premetto che, sia nel pre che nel post operatorio, non ho mai avuto problemi di stipsi o diarrea. Dopo un paio di settimane dall’intervento ho notato un dolore acuto all’atto dell’evacuazione talvolta accompagnato da perdite ematiche di colore rosso vivo e spasmi. Specifico che in passato e per molti anni, saltuariamente, contestualmente alla defecazione rilevavo piccole perdite di sangue ma senza avvertire dolore. Mi sono rivolta ad un proctologo che, dopo una visita superficiale, dato che a causa del dolore non ha potuto utilizzare l’anoscopio, mi ha diagnosticato la presenza di una ragade anale. Ho effettuato la terapia prescritta a base di fibre, applicazioni di Antrolin e abbondante assunzione di liquidi. Il risultato è stato un ulteriore intensificarsi del dolore oltre alla comparsa di forti mal di testa accompagnati da nausea e scialorrea. Ho consultato un gastroenterologo che mi ha consigliato l’uso del Dilatan preceduto da bagni tiepidi. Sono riuscita a fatica, molto lentamente e con uso di gel, ad inserire fino a metà il dilatatore della misura più piccola. Il risultato è che anche a distanza di ore dall’applicazione il dolore è sempre più intenso ed insopportabile. Nell’attesa della visita proctologica, è consigliabile proseguire con questa terapia? Grazie
RISPOSTA
Signora buongiorno,
dalla sintomatologia descritta, la diagnosi di ragade anale acuta sembrerebbe la più logica, ma se non vista resta sempre il dubbio.
Provi ad eseguire una ecografia trans-anale a sonda rotante per escludere che ci possa essere una ascessualizzazione della regione perianale, causa spesso di forti dolori anali e spesso complicanza delle ragadi anali.
Cari saluti.
Dr. Giuseppe Calabrò