DOMANDA
Salve dottore, le chiedo gentilmente un consulto in merito al seguente problema: mio marito è un operaio edile di 60 anni, ha da circa 4 mesi forti dolori al braccio sx, dolore che si estende anche fino alla mano e a volte dietro la schiena. Dopo vari accertamenti e seguiti da un ortopedico della nostra zona gli è stata diagnosticata la seguente patologia: tendinite del capolungo del bicipide. Gli sono stati prescritti i seguenti farmaci : cortisone medrol; nicetile e sirdalud. Sta seguendo questa cura da oltre un mese e mezzo, la situazione e’ migliorata abbastanza ma i dolori anche se lievi sono sempre presenti e diventano molto forti al minimo sforzo tale da da pregiucare il proseguo dell’attività lavorativa. La domanda che le faccio è se secondo lei questa patologia è invalidante nel senso che al minimo sforzo lavorativo tutti i benefici avuti vengono meno, se puo’ secondo lei continuare l’attività edile e se la cura farmacologica seguita è inerente alla patologia o se devo rivolgermi altrove. La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà prestarmi. Cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile signora, la terapia non è scorretta, anche se il nicetile solitamente si prescrive per patologie di tipo neurologico periferico, forse il collega ha riscontrato anche una patologia infiammatoria a carico delle strutture nervose periferiche. Se con i farmaci già assunti il disturbo che lamenta suo marito non è ancora risolto, forse è il caso di provare a sottoporsi ad un ciclo di terapie fisiche (Tens, Ultrasuoni o ad un ciclo di Onde d’urto), dopo aver consultato uno specialista Fisiatra.
Cordialmente
Dr. Alfonso Giubilato
