Cosa sono per lui?

    DOMANDA

    Gentile dottore,

    sono una ragazza di 32 anni, due anni fa ho conosciuto un ragazzo, 5 anni più piccolo di me, di cui mi sono perdutamente innamorata. Purtroppo non so definire la nostra relazione… provo a spiegarla… sin da subito è nata una forte passione e attrazione fisica tra di noi che continua ad esserci tuttora, ma il nostro rapporto non va oltre, non si evolve… ci vediamo, facciamo l’amore, stiamo un po’ insieme, ci sentiamo spessissimo, lui mi cerca anche solo così per sentirmi, ma io sono innamorata di lui e non riesco a capire se è la stessa cosa per lui. Spesso reagisco alla situazione, accusandolo di usarmi, e lui si arrabbia e interrompe i rapporti con me, facendomi cadere in un stato di profondo malessere, mi dice che sono stata un errore, che non tornerà mai più ma poi puntualmente torna… dice che ha problemi (da quando l’ho conosciuto ha seri problemi economici e ultimamente sta affrontando anche una grave malattia di sua madre) e che non vuole una che gli stia addosso, che vuole essere lasciato in pace e che comportandomi così, non lo rispetto, che penso solo a me… purtroppo quelle poche volte in cui ho, con coraggio, provato a parlargli, lui ha sempre rinviato il discorso, non era mai il momento, e nonostante mi abbia detto sempre che tra noi non era solo sesso, una volta, durante una furibonda lite telefonica, mi disse che lui non mi aveva mai promesso nulla, che mi ero infatuata per una cosa a senso unico, che insieme non saremmo mai stati… nella stessa occasione però, mi disse anche che mi avrebbe cancellata dalla sua vita ma poi è tornato a cercarmi, come sempre, come tante di quelle volte… per me è la cosa più bella che la vita abbia potuto darmi perchè lo amo profondamente ma questa situazione mi fa soffrire tanto… cosa faccio? Grazie

    RISPOSTA

    Gentilissima, da quanto lei scrive si nota una situazione di
    limitato allineamento tra le vostre modalità personali di vivere la relazione.
    Credo che sia importante dare peso non solo alla differenza di età, ma anche
    alle due personalità, e infine alle diverse situazioni che le due persone
    stanno vivendo. Il suo ragazzo dichiara di vivere dei problemi importanti
    (economici e familiari) e di non volersi impegnare più di tanto nella
    relazione. E’ anche possibile – e umano – che lui trovi in questa relazione con
    lei una boccata di aria fresca che lo aiuta a vivere le preoccupazioni della
    sua vita. L’altro elemento che emerge è la passione che vi lega, anche se tale
    dimensione può però essere vissuta in due modi differenti. Lei chiede
    (giustamente) un consiglio, ma declinato sul “cosa fare”, e questo
    credo che sia poco praticabile se visto nell’ottica di “quale decisione
    prendere”. In una situazione come questa – che per lei è da un lato bella
    e affascinante, dall’altro fonte di dubbi e sofferenze – dovreste confrontare i
    vostri progetti di vita e vedere se e cosa vi è che potrebbe consentirvi di
    procedere insieme, almeno per un tratto – ma senza farvi del male a vicenda -.
    Questo ultimo aspetto è fondamentale, altrimenti si rischia di entrare in situazioni
    drammatiche dagli esiti incerti. Provi a parlare con calma al suo ragazzo e
    capire lui cosa cerca in lei e cosa vuole da se stesso. Ma anche lei dovrebbe
    cercare di capire come mai questa persona l’attrae così tanto e cosa vede in
    lui per esserne così affascinata. Cordialmente, Andrea Castiello d’Antonio

    Andrea Castiello Dantonio

    Andrea Castiello Dantonio

    PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA. Professore di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università Europea di Roma, è nato a Roma nel 1954, si è laureato in psicologia con lode. Psicologo e psicoterapeuta, si occupa di psicologia clinica, psicoanalisi, psicologia del lavoro e psicologia giuridica. È consulente tecnico d’ufficio del Tribunale di Roma. Curatore della collana […]
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